Post by Andrea N.Post by PorfirioPost by Andrea N.Che cretinate immense.
Il singolare di elohim è El,
No. e' Eloah ( maschile, nonostante finisca in He).
Il plurale di El invece e' Elim. (Lo puoi trovare in Es 15/11)
Ah, dobbiamo consumarci nelle sottigliezze?
Mi fu insegnato, e ricavo dai lessici, che molti vedono proprio elohim come
plurale o forma aumentativa di el (come fa il Gesenius), da cui si sarebbe
formato più tardi nella
letteratura sapienziale il singolare eloah.
1) Encyclopaedia Judaica: "The word eloha "God" and its plural, elohim, is
apparently a lengthened form of El"
2) Enciclopedia della Bibba: "Alcuni esegeti considerano elohim come un
plurale o come un aumentativo di El"
3) Enciclopedia cattolica: "Elohim: nome ebraico generico del dio di
Israele, usato come El di cui è sinonimo e forma plurale con la h
interpolata come in 'amahoth [...] Derivazione tardiva da Elohim è il
singolare Eloah"
4) Teologia dell'AT (Heinisch): "Dai più Elohim è inteso come la forma
plurale di El (accanto ad elim) [...] Eloah è probabilmente da ricollegarsi
con El e rappresenta un allargamento della radice, oppure deriva dal plurale
elohim".
Quindi, anche se verrebbe da pensare ad eloah, come tu dici, c'è un certo
consenso a ritenere che la parola che sta alla base sia el, e che eloah sia
un termine ricavato successivamente (infatti appare quasi sempre in passi di
prosa recente, Giobbe soprattutto, e in testi poetici)
Post by Porfirio* El * comunque e' un termine appartenente al complesso delle
lingue semitiche, peraltro di etimologia incerta.
Possiamo aggiungere tutte le etimologie proposte (il forte, colui che sta
innanzi, la potenza che obbliga, il temuto, etc. etc.), ma a me interessava
in poche righe far notare che questi raeliani hanno le visioni, non fare una
discussione esegetica su El, che naturalmente non è semplice.
Post by PorfirioPost by Andrea N.da alah ("aver timore")
Puoi dirmi a quali radicali
corrisponde la tua traslitterazione?
'alef, lamed, he, direi, che però non sarebbe più testimoniato nell'ebraico
biblico, ma conservato in altre lingue semitiche (come l'arabo aliha) nel
senso di aver timore, aver orrore; il numen tremendum, insomma.
Trovo questa etimologia sugli strumenti, ma ora non ho mezzi sufficienti per
indagare
Elohim, parola ebraica plurale maschile, è stato tradotto con il termine
latino
Deus, "Dio", al singolare. Nella lingua ebraica, il singolare della parola
ELOHIM è ELOHA. La desinenza -im indica, infatti, SEMPRE un plurale.
Non esiste alcuna eccezione a questa regola. C'è anche da segnalare che in
questa
lingua non esiste il plurale maiestatico come in italiano.
La parola Elohim, d'altronde, non sarebbe potuta essere resa nemmeno con
Il plurale Dei. Il significato letterale della parola Elohim è infatti:
"Quelli che sono venuti dal cielo".
La tradizione di Elohim con la parola singolare "Dio" contiene quindi in
sé due errori fondamentali e rappresenta un tradimento della Scrittura.
Si può trovare conferma di quanto appena asserito nella seguente
bibliografia:
la Bibbia di Chouraqui
"Nuovissima versione
della Bibbia, Genesi",
Edizioni Paoline
la Bibbia di Edouard Dhorme
la "grammatica ebraica" di padre Jouon
"Gli dei d'Israele" di André Cherpillod
"Elohim" di Roger Vigneron
Il significato etimologico di ELOHIM è "Quelli che sono venuti dal cielo"
come dice "Premier Testament
des Dieux di Eric Guerrier, Pag. 81 e 104.
Il termine Elohim (plurale di Eloha), che significa «quelli che sono venuti
dal cielo», è stato ingiustamente tradotto con la parola «Dio». Prima di
interessarci alla parola Elohim andiamo in fondo alle cose.
Nelle origini di tutte le lingue semitiche, la parola molto antica "EL"
indica l'idea di divinità.
A Babilonia, "EL" si pronuncia "ILLUH". Ha dato origine alla parola araba
"ALLAH". Da questa radice "EL" viene la parola latina "ILLE", che significa
"QUELLO".
Nella Teogonia Ebraica, questo nome di EL non è praticamente mai usato come
NOME PATRONIMICO DIVINO ma....come GENERICO singolare o plurale.
"EL" entra nella composizione dei numerosi nomi (i teofori) che si dividono
in 2 categorie:
1- "EL" USATO COME PREFISSO (ELOHA - ELOHIM - ELOYON......)
Questi nomi designano dei PERSONAGGI DIVINI o degli ASPETTI DELLA DIVINITA,
gicando
nella seconda parte del nome il ruolo di un aggettivo. L'evoluzione di
questi nomi fa vedere come una tradizione perpetua la memoria di un
personaggio "divino" e finisce per trasformarla in IDOLATRIA VOLGARE.
2- "EL"USATO COME SUFFISSO
Questi nomi indicano l'appartenenza di questi personaggi alla divinità
nella stessa maniera in cui questi nomi sono composti. Così si definiscono
le appartenenze di MICHEL(E), RAFFAEL(E), DANIEL(E), EZECHIEL(E),
GABRIEL(E), ISRAEL(E),ecc........e RAEL.
Nei testi biblici, si trovano soprattutto 6 nomi spesso associati a degli
aggettivi o associati tra loro.
Tutti sono stati tradotti come se si trattasse dello stesso dio per fare un
DIO unico.
Si tratta di EL - ELYON - ELOHIM - SHADDAI - ADONAI - YHWH.
I più usati sono YHWH (6499 volte) e ELOHIM (2312 volte).
HAI = vivente; GANNA = geloso; OLAM = eterno e ROI = che vede.
Questi qualificativi degli esseri divini indicano in una maniera oggettiva
che sono degli esseri viventi in un senso biologico.
Non ci sono degli altri sensi nella semantica della lingua ebraica.
Questi esseri sono gelosi, esigenti, selettivi.
Questi esseri sono eterni.
Infine questi esseri vedono con lo stesso apparecchio visivo nostro.
Ecco come le Bibbie usuali traducono certe parole: EL = Dio; ELYON = molto
alto; ELOHIM = Dio, Dio eterno, Angeli; SHADDAI = onnipotente; ADONAI =
Signore.
Solo quest'ultima traduzione è quasi esatta, perche ADONAI è plurale e
significa " MIEI SIGNORI". Tutte le altre traduzioni sono false.
Interessiamoci a 4 associazioni di EL prima di arrivare a ELOHIM
1 - EL-ELYON
E' il nome preciso di un essere divino. Il suo santuario si trova presso
i Cananei a Salem ( identificato a Gerusalemme). Il sacerdote Melchisedech
aveva la guardia di quel santuario. Questo dio si chiamava ELYON da UGARIT,
porto della Siria di allora, di fronte all'isola di Cipro. Era il demiurgo
primordiale (che è l'origine, che è il più antico) creatore del Cosmo e
Padre degli Dei. a Babilonia si conosceva sotto il nome di IU-.ILANU. Nelle
liturgie semitiche, EL-ELYON aveva per senso comune "DIO DEGLI DEI",
sott'inteso "CREATORE DI TUTTE LE COSE". La vera etimologia di EL-ELYION è
tutt'altra. Con il suo generico "EL" associato all'aggettivo "YON", questo
EL-ELYON vuol dire, nello stesso tempo, qualcosa come di "PROFONDO" e
"REMOTO" nello spazio e nel tempo.
2 - EL-SHADDAI
E' tradotto come " onnipotente" nelle Bibbie usuali. Nulla di tutto questo.
Nell'etimologia assiro-babilonese, SHADDAI vuol dire "MOMTAGNA" o "STEPPA"
da altre fonti. così EL-SHADDAI vuol dire "DIO DELLA MONTAGNA" o, meglio
ancora, "DIO SULLA MONTAGNA". Questo EL-SHADDAI che era un Dio particolare,
aveva il suo santuario a MOREH, ai piedi del monte EBAL (Samaria). E' di
questo santuario che Abramo si appropriò.
3 - EL-ROI
E' tradotto abitualmente con "PROVVIDENZA" nelle Bibbie in uso. E' ancora
più falso che il precedente. ROI = CHE VEDE.
L'EL-ROI è dunque un "DIO CHE VEDE ", cosa che è abbastanza sconcertante,
essendo logico il vedere di ogni dio.
4 - EL-BETHEL
BETHEL = CASA DI DIO. Questo EL-BETHEL è il Dio di Giobbe.
Quest'ultimo ha lottato tutta la notte con un ELOHA ( e non con Dio come
dicono le Bibbie usuali).
Questo ELOHA sarà chiamato EL-BETHEL da Giobbe (vedere Gn).
BETHEL è chiamato "CASA DEGLI ELOHIM" e "PORTA DEL CIELO".(Si direbbe oggi
CAP KENNEDY). E' da BETHEL che Elia sarà trasportato al cielo in "CARRO DI
FUOCO" (si direbbe oggi trasportato su un "disco volante" o "UFO").
E' molto tardivamente che questi 4 nomi sono diventati sinonimi per
qualificare un concetto unico di divinità.
Si vede con ciò la truffa delle Bibbie usuali che impediscono ai loro
lettori di rendersi conto delle diversità etnologiche che ha prodotto la
religione storica di Israele. Tutte queste sfumature della tradizione
unificata, anche abbondantemente storpiata e rinnegata da questa
unificazione, contrastano aspramente con le tradizioni bibbliche in
italiano dove tutti questi nomi di Dio si ritrovano tutti
trascritti uniformemente sotto il vocabolo cristiano di "DIO", con la
maiuscola.
Queste traduzioni celano così volontariamente non solo una Teofania
sottile, ma anche il fondamento veramente unitario della tradizione
originale che é eloista.
All'origine, nella tradizione eloista, il concetto di divinità era tradotto
dalla parola plurale "ELOHIM".
ELOHIM ha per singolare "ELOHA".
Questo singolare è poco usato nell'Antico Testamento. Lo si trova
soprattutto in Giobbe e nei Salmi.
ELOHIM è un plurale non personalizzato. Le Bibbie d'uso hanno tradotto
"ELOHIM" a loro
convenienza con Dio, dio, l'Eterno e gli Angeli. "ELOHIM" comporta il
termine "EL" associato con
"OHA" o "OHIM" (che non si può confondere con "OLAM" = ETERNO in ebraico)
il cui senso si imparenta ben più a quello di pericolo che di eternità.
Così ELOHA vorrebbe descrivere un "dio temibile per la sua potenza, un
essere dotato di un potere sovrumano". (A. LODS in "Israele dalle Origini
all'ottavo secolo prima della nostra era).
"SOVRAUMANO" non è sinonimo di "SOPRANNATURALE".
Il nostro sapere attuale e il nostro potere non ci rendono "sovraumani"
rispetto ai nostri antenati dei primi secoli della nostra storia?
La tradizione eloista suggerisce l'idea divina di una razza eloistica di
dei antropodi.
"ELOHIM", parola plurale è spesso (dunque non sempre) usata con un verbo
singolare "ELOHIM dice....ELOHIM fa....."
In italiano alcune parole che indicano una pluralità sono usate con un verbo
singolare secondo il morfema che li precede. Ad esempio: UMANITA' -
FAMIGLIA - TRUPPA-
ARMATA - SQUADRA - GRUPPO ecc....Queste parole sono anch'esse dei plurali
non
personalizzati.
Ammettendo che le tradizioni comuni a tutte le tribù semitiche raccontavano
delle storie del complesso
degli ELOHIM, ciò diventa normale. In effetti, l'espressione l' "INSIEME
DEGLI ELOHIM" dovrebbe
tradursi meglio nella semantica che con la costruzione "ELOHIM dice".
Le Bibbie usuali parlano di plurale, di maestà .......invenzione europea.
Questo genere di plurale non esiste nel linguaggio ebraico. Ecco delle
citazioni bibliche che ci fanno vedere la mala fede dei traduttori biblici.
Questi passi dove si tratta degli ELOHIM dimostrano che si
va molto lontano nel senso della pluralità.
Post by Andrea N.- "Voi sarete come degli Elohim" (Gn III-5).
- "Ecco qui che l'uomo è diventato come uno di noi" (Gn III-22).
- "Accadde che i figli di Elohim" (Gn VI-1,2)
- "Si ci sono degli Elohim che giudicano sulla terra" (Sal LVIII-12).
- "Io ti rendo grazie (YHWH) con tutto il mio cuore.......
In presenza degli Elohim, io canto salmi per te." (Sal CXXXVIII-1).
Nel salmo 138, si ritrova ELOHIM e YHWH. Non c'è dunque alcuna ambiguità
sulla loro natura
distinta.
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saluti
<Gigi>
i raeliani nel sito www.rael.org
la prima società di clonazione umana nel sito www.clonaid.com