Discussione:
Solo gli umili vedono la gloria di Dio!
(troppo vecchio per rispondere)
Lori
2008-12-27 10:37:40 UTC
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Cari amici, ho pensato di proporvi quello che Benedetto XVI ha detto al
mondo intero nella Messa di mezzanotte di Natale.
Ho pensato male? Prima di rispondere aspettate e leggete!
Io vi ho trovato le più esaurienti risposte a tanti vostri interventi.
Lo so, non è facile leggere e capire in tutta la sua profondità
un'omelia tanto importante, ma sono certa che almeno qualche briciola
della sapienza del nostro Papa possiamo averla tutti.
Io cercherò di snellire qua e là almeno un po'.
Voi, se potete, leggete con almeno un po' con attenzione.
Sempre con lo stesso affetto in Gesù e nella sua e nostra Madre. Lori
---------------

<<"Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell'alto e si china a
guardare nei cieli e sulla terra?"
Così canta Israele in uno dei suoi Salmi (113 [112], 5s), in cui esalta
insieme la grandezza di Dio e la sua benevola vicinanza agli uomini.

Dio dimora nell'alto, ma si china verso il basso.
Dio è immensamente grande e di gran lunga al di sopra di noi.
È questa la prima esperienza dell'uomo. La distanza sembra infinita.
Il Creatore dell'universo, Colui che guida il tutto, è molto lontano da
noi: così sembra inizialmente.

Ma poi viene l'esperienza sorprendente: Colui al quale nessuno è pari,
che "siede nell'alto", Questi guarda verso il basso. Si china in giù.
Egli vede noi e vede me. Questo guardare in giù di Dio è più di uno
sguardo dall'alto. Il guardare di Dio è un agire. Il fatto che Egli mi
vede, mi guarda, trasforma me e il mondo intorno a me.
Così il Salmo continua immediatamente: "Solleva l'indigente dalla
polvere." Con il suo guardare in giù Egli mi solleva, benevolmente mi
prende per mano e mi aiuta a salire, proprio io, dal basso verso l'alto.
"Dio si china". Questa parola è una parola profetica.

Nella notte di Betlemme, essa ha acquistato un significato
completamente nuovo. Il chinarsi di Dio ha assunto un realismo inaudito
e prima inimmaginabile. Egli si china - viene, proprio Lui, come bimbo
giù fin nella miseria della stalla, simbolo di ogni necessità e stato di
abbandono degli uomini. Dio scende realmente. Diventa un bambino e si
mette nella condizione di dipendenza totale che è propria di un essere
umano appena nato. Il Creatore che tutto tiene nelle sue mani, dal quale
noi tutti dipendiamo, si fa piccolo e bisognoso dell'amore umano.
Dio è nella stalla.

Nell'Antico Testamento il tempio era considerato quasi come lo sgabello
dei piedi di Dio; l'arca sacra come il luogo in cui Egli, in modo
misterioso, era presente in mezzo agli uomini. Così si sapeva che sopra
il tempio, nascostamente, stava la nube della gloria di Dio.

Ora essa sta sopra la stalla.
Dio è nella nube della miseria di un bimbo senza albergo: che nube
impenetrabile e tuttavia - nube della gloria!
In che modo, infatti, la sua predilezione per l'uomo, la sua
preoccupazione per lui potrebbe apparire più grande e più pura?
La nube del nascondimento, della povertà del bambino totalmente
bisognoso dell'amore, è allo stesso tempo la nube della gloria.
Perché niente può essere più sublime, più grande dell'amore che in
questa maniera si china, discende, si rende dipendente.

La gloria del vero Dio diventa visibile quando ci si aprono gli occhi
del cuore davanti alla stalla di Betlemme.

Il racconto del Natale secondo san Luca... ci narra che Dio ha un po'
sollevato il velo del suo nascondimento dapprima davanti a persone di
condizione molto bassa, davanti a persone che nella grande società erano
piuttosto disprezzate: davanti ai pastori che nei campi intorno a
Betlemme facevano la guardia agli animali.

Luca ci dice che queste persone "vegliavano"....
Erano persone veramente vigilanti, nelle quali il senso di Dio e della
sua vicinanza era vivo. Persone che erano in attesa di Dio e non si
rassegnavano all'apparente lontananza di Lui nella vita di ogni giorno.

Ad un cuore vigilante può essere rivolto il messaggio della grande
gioia: in questa notte è nato per voi il Salvatore.
Solo il cuore vigilante è capace di credere al messaggio.
Solo il cuore vigilante può infondere il coraggio di incamminarsi per
trovare Dio nelle condizioni di un bambino nella stalla.
Preghiamo il Signore affinché aiuti anche noi a diventare persone vigilanti.

San Luca ci racconta inoltre che i pastori stessi erano "avvolti" dalla
gloria di Dio, dalla nube di luce, si trovavano nell'intimo splendore di
questa gloria. Avvolti dalla nube santa ascoltano il canto di lode degli
angeli: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini
della sua benevolenza".
E chi sono questi uomini della sua benevolenza se non i piccoli, i
vigilanti, quelli che sono in attesa, sperano nella bontà di Dio e lo
cercano guardando verso di Lui da lontano?

Nei Padri della Chiesa si può trovare un commento sorprendente circa il
canto con cui gli angeli salutano il Redentore. Fino a quel momento -
dicono i Padri - gli angeli avevano conosciuto Dio nella grandezza
dell'universo, nella logica e nella bellezza del cosmo che provengono da
Lui e Lo rispecchiano. Avevano accolto, per così dire, il muto canto di
lode della creazione e l'avevano trasformato in musica del cielo.
Ma ora era accaduta una cosa nuova, addirittura sconvolgente per loro.
Colui di cui parla l'universo, il Dio che sostiene il tutto e lo porta
in mano - Egli stesso era entrato nella storia degli uomini, era
diventato uno che agisce e soffre nella storia.

Dal gioioso turbamento suscitato da questo evento inconcepibile, da
questa seconda e nuova maniera in cui Dio si era manifestato - dicono i
Padri - era nato un canto nuovo, una strofa del quale il Vangelo di
Natale ha conservato per noi:
"Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini".

Possiamo forse dire che, secondo la struttura della poesia
ebraica, questo doppio versetto nei suoi due brani dice in fondo la
stessa cosa, ma da un punto di vista diverso.
La gloria di Dio è nell'alto dei cieli, ma questa altezza di Dio si
trova ora nella stalla, ciò che era basso è diventato sublime.

La sua gloria è sulla terra, è la gloria dell'umiltà e dell'amore.
E ancora: la gloria di Dio è la pace. Dove c'è Lui, là c'è pace.
Egli è là dove gli uomini non vogliono fare in modo autonomo della terra
il paradiso, servendosi a tal fine della violenza.
Egli è con le persone dal cuore vigilante; con gli umili e con coloro
che corrispondono alla sua elevatezza, all'elevatezza dell'umiltà e
dell'amore. A questi dona la sua pace, perché per loro mezzo la pace
entri in questo mondo.

Il teologo medioevale Guglielmo di S. Thierry ha detto una volta: Dio -
a partire da Adamo - ha visto che la sua grandezza provocava nell'uomo
resistenza; che l'uomo si sente limitato nel suo essere se stesso e
minacciato nella sua libertà. Pertanto Dio ha scelto una via nuova.
È diventato un Bambino. Si è reso dipendente e debole, bisognoso del
nostro amore. Ora - ci dice quel Dio che si è fatto Bambino - non potete
più aver paura di me, ormai potete soltanto amarmi.

Con tali pensieri ci avviciniamo in questa notte al Bambino di Betlemme
- a quel Dio che per noi ha voluto farsi bambino.
Su ogni bambino c'è il riverbero del bambino di Betlemme.
Ogni bambino chiede il nostro amore.
Pensiamo pertanto in questa notte in modo particolare anche a quei
bambini ai quali è rifiutato l'amore dei genitori. Ai bambini di strada
che non hanno il dono di un focolare domestico. Ai bambini che vengono
brutalmente usati come soldati e resi strumenti della violenza, invece
di poter essere portatori della riconciliazione e della pace.
Ai bambini che mediante l'industria della pornografia e di tutte le
altre forme abominevoli di abuso vengono feriti fin nel profondo della
loro anima.

Il Bambino di Betlemme è un nuovo appello rivolto a noi, di fare tutto
il possibile affinché finisca la tribolazione di questi bambini; di fare
tutto il possibile affinché la luce di Betlemme tocchi i cuori degli
uomini. Soltanto attraverso la conversione dei cuori, soltanto
attraverso un cambiamento nell'intimo dell'uomo può essere superata la
causa di tutto questo male, può essere vinto il potere del maligno.
Solo se cambiano gli uomini, cambia il mondo e, per cambiare, gli uomini
hanno bisogno della luce proveniente da Dio, di quella luce che in modo
così inaspettato è entrata nella nostra notte.

E parlando del Bambino di Betlemme pensiamo anche alla località che
risponde al nome di Betlemme; pensiamo a quel Paese in cui Gesù ha
vissuto e che Egli ha amato profondamente.
E preghiamo affinché lì si crei la pace. Che cessino l'odio e la
violenza. Che si desti la comprensione reciproca, si realizzi
un'apertura dei cuori che apra le frontiere. Che scenda la pace di cui
hanno cantato gli angeli in quella notte.

.....
La venuta di Dio a Betlemme fu silenziosa. Soltanto i pastori che
vegliavano furono per un momento avvolti nello splendore luminoso del
suo arrivo e poterono ascoltare una parte di quel canto nuovo che era
nato dalla meraviglia e dalla gioia degli angeli per la venuta di Dio.
Questo venire silenzioso della gloria di Dio continua attraverso i
secoli. Là dove c'è la fede, dove la sua parola viene annunciata ed
ascoltata, Dio raduna gli uomini e si dona loro nel suo Corpo, li
trasforma nel suo Corpo. Egli "viene".

E così si desta il cuore degli uomini. Il canto nuovo degli angeli
diventa canto degli uomini che, attraverso tutti i secoli in modo sempre
nuovo, cantano la venuta di Dio come bambino e, a partire dal loro
intimo, diventano lieti.
....
--
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socrate
2008-12-27 15:45:45 UTC
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Post by Lori
Cari amici, ho pensato di proporvi
Giusto il titolo del tread,Lori,la "Gloria di Dio" è la traduzione in
italiano di <<Bahà'ù'llàh>>, Messaggero di Dio per i nostri tempi e per i
prossimi 800 anni, e sono proprio gli umili, cioè i puri di cuore che Lo
riconoscono dopo averLo conosciuto e appreso della Sua vita, Le Sue
sofferenze, i Suoi scritti, i Suoi esili.
Un fraterno abbraccio a te e famiglia
s.

www.bahai.it
www.bahaibologna.it
www.bahaibigarello.it
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
**POMERO**
2008-12-27 16:28:27 UTC
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Post by socrate
Post by Lori
Cari amici, ho pensato di proporvi
Giusto il titolo del tread,Lori,la "Gloria di Dio" è la traduzione in
italiano di <<Bahà'ù'llàh>>, Messaggero di Dio per i nostri tempi e per i
prossimi 800 anni, e sono proprio gli umili, cioè i puri di cuore che Lo
riconoscono dopo averLo conosciuto e appreso della Sua vita, Le Sue
sofferenze, i Suoi scritti, i Suoi esili.
Un fraterno abbraccio a te e famiglia
s.
www.bahai.it
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Ringrazio entrambi per le opportunità datami di fare utilissime meditazioni.
Dal primo dei liks ho letto, e qui posto, quanto segue, costituente, a mio
avviso, una serie di riflessioni interessantissime fatte dal critico d'arte
Cardone
Auguri..
====
OLTRE I CONFLITTI,
UNA CULTURA DI LEGALITÀ E DI PACE.
La condizione delle libertà religiose nel mondo.
di Rino Cardone

Non c'è continente, oggi, nel mondo - quale di più e quale di meno, nessun
escluso - che non vive i drammi e le contraddizioni di una società globale
che dietro a un'apparente patina di civiltà, progresso, cultura e benessere
sociale, propagandati a gran voce, nasconde in realtà (in modo speciale nei
confronti della religione) una scorrettezza culturale, una barbarie etica e
un'arretratezza di costumi, senza pari.
Ci troviamo, in sostanza, di fronte ad un sistema collettivo che da un verso
osteggia e reprime, in maniera ingiustificata - e umanamente inspiegabile -
i credenti di questa o di quell'espressione religiosa (nella manifestazione
quotidiana del loro credere e nella loro dimensione culturale-apparente) e
dall'altra parte proclama, invece, grandi principi in materia di libertà di
Fede: assicurando, purtroppo, soltanto a parole, il potere discrezionale, di
ogni individuo, di associarsi con chi vuole e com'egli desidera e di
praticare, altresì, le forme di culto, di comunione collettiva e di
preghiera, che ritiene più congeniali alla natura spirituale del suo stesso
essere; inteso sia come soggetto razionale e pensante (che merita rispetto
etico, civile e morale) e sia come individuo, assennato e deduttivo, attento
all'estensione mistica, metafisica e contemplativa della vita.
Con molta probabilità l'atteggiamento, opprimente e repressivo, di alcune
amministrazioni pubbliche del mondo e di taluni Governi, non del tutto
immacolati sul piano dell'equità morale e della giustizia - che abbiamo or
ora descritto - è il segno dei tempi (di certo il più eclatante,
straordinario, contraddittorio e sorprendente) del peculiare e delicato
momento - di trasformazioni e di collassamenti collettivi, economici e
civili - che stiamo vivendo, a livello planetario.
Da un verso ci sono le grandi enunciazioni di principio (ovverosia:
dichiarazioni internazionali, carte costituzionali, dettati normativi e
specifici corpi legislativi) che invocano, postulano e apparentemente
concedono un numero smisurato di diritti religiosi da poter seguire (da
parte dei singoli credenti e in comunità) e sul versante opposto c'è,
invece, la normale pratica quotidiana, che è schiacciata, sminuita e
vilipesa dai comportamenti, fuorvianti e illiberali, irrispettosi della
dignità umana, seguiti da alcuni pubblici poteri e assetti istituzionali,
sostanzialmente poco evoluti sul piano politico e sociale.
È questa la condizione che seguono: taluni Stati nazionali (coercitivi e
irriguardosi della dimensione etica collettiva) e diversi
gruppi-religiosi-dominanti che operano (in contraddizione con quello che è l'ideale
mandato spirituale che spetta loro, per il semplice fatto di essere un
tramite ideale tra Dio e l'essere umano) in perfetto dispregio, sia della
natura antropica-spirituale della persona umana e sia dei principi che fanno
dell'individuo umano una creatura che si staglia e che si differenzia, in
maniera molto netta, rispetto a tutti gli altri esseri viventi, sul piano
della Creazione.
È il caso - ad esempio - della Corea del nord, dove per anno è stata attuata
una dura repressione nei confronti d'ogni appartenente a questa, o a quella,
forma ed espressione religiosa. Nel Paese asiatico è permesso, di fatto,
solo il culto, il palese rispetto e la totale venerazione (che assume toni
addirittura sacrali) del leader massimo governativo (autentico e
irriguardoso despota locale) Kim Jong-Il e di suo padre, Kim Il-Sung.
Da oltre cinquant'anni - esattamente dal 1948 - da quando è stato instaurato
il regime comunista, in questa nazione dell'estremo oriente, si calcola che
sono scomparsi circa 300 mila cristiani e numerosi sono stati i sacerdoti e
le suore che sono stati uccisi, nel corso di persecuzioni brutali e
sistematiche, che si sono svolte all'ombra dei grandi riflettori mediatici
mondiali e nell'assurda ed ingiustificata impassibilità e freddezza mostrata
da parte dell'informazione internazionale, nonostante che nel Duemila fu
lanciato l'allarme che erano circa 80 mila le persone che - nella Corea del
nord - erano imprigionate nei campi di lavoro ed erano sottoposte a fame,
torture e perfino a disumane esecuzioni.
A dispetto di questa situazione evidente - posta sotto gli occhi di tutti -
in maniera molto falsa, il Governo di Pyongyang dichiara che la libertà
civile e religiosa è presente, oggi, in questo Paese: che per anni è stato
lungamente martoriato da una lotta armata e da un silente conflitto
politico, in forma perniciosa e strisciante, che ha opposto frontalmente
(nel periodo identificato come quello: della cortina di ferro e della guerra
fredda) i tre grandi blocchi internazionali (U.S.A. - U.R.S.S. e Cina) che
erano presenti in quel momento nel pianeta. Ancor più, in quegli anni, fu
sistematica la violazione dei principi contenuti nella Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani - voluta dalle Nazioni Unite (dall'O.N.U.) nel
1948 - che agli articoli 18 e 19 sancisce che i cittadini hanno diritto di
associarsi in maniera libera; di cambiare - se lo desiderano - religione
(senza per questo essere molestati) e ancor più di professare e di
esercitare (senza impedimenti di sorta, nella diffusione delle loro idee) la
propria Fede religiosa.
È un dato di fatto che il regime di Kim Jong-Il ha sempre tentato di
ostacolare, in Corea del nord, la presenza religiosa: imponendo, ancor oggi,
ai fedeli di ciascun credo spirituale e flusso eidetico, la registrazione
entro organizzazioni paragovernative, che hanno il gradimento (leggasi pure
controllo effettivo) da parte del Partito dei lavoratori e del Comitato di
difesa nazionale. Inoltre sono frequenti, in questo Paese asiatico, le
persecuzioni brutali e le sopraffazioni violente perpetrate nei confronti:
tanto dei religiosi (non iscritti nelle succitate compagini filogovernative)
e tanto di chi pratica, in generale, l'attività missionaria (non controllata
da parte del regime dittatoriale).
E la situazione non è certo migliore nel Vietman, dove l'apparato
governativo (venuto fuori, storicamente, dalla tragedia civile degli anni '60)
utilizza, anche in questo caso, il sistema dell'iscrizione a un apparato
burocratico, di suo gradimento, per controllare l'attività religiosa, in
tutto il Paese. A cavallo del terzo millennio si calcolava che erano in
carcere dalle 30 alle 60 mila persone, ree soltanto di aver professato, in
maniera piena (ovverosia con enorme audacia e senza nessuna, ingiustificata,
vergogna) una Fede e un'appartenenza religiosa completa.
Ancora nel maggio del 2007, il giornalista Nguyen Hung denunciava, in un suo
reportage - sulle pagine di Asia News.it - che ad Hanoi "non è chiara e non
è realmente applicata, nella vita delle persone, la legge sulla libertà
religiosa (.). La gente sente di non avere il diritto di far sentire la
propria voce e di essere accettata per le proprie convinzioni. Parlare di
libertà di religione è difficile. Ciò è dovuto all'atteggiamento del governo
su tale questione. Ci sono concetti che in Vietnam sono vietati, che la
gente non può neppure nominare, come "libertà di religione", "democrazia",
"multipartitismo, e "opinioni contrarie" al governo".
In particolare, il maggior accanimento, da parte del Governo della
Repubblica Socialista del Vietnam, è stato mostrato in passato nei confronti
del clero e degli appartenenti a questo o a quel gruppo religioso, in
qualche modo organizzato.
In un elenco ideale delle nazioni dove sono violate, in maniera sistematica,
le libertà religiose figurano Paesi non solo comunisti, ma anche Stati
occidentali (classificabili come in via di sviluppo o in via di
consolidamento della democrazia) e territori panarabi e in alcuni casi
islamici. E non solo. Basti pensare alla civilissima Irlanda del nord dove
per anni si sono contrapposti, in maniera feroce, cattolici e protestanti,
in una lotta senza pari, con ripercussioni evidenti nella libertà e nel
diritto, di ogni credente, di professare - senza impedimenti e in modo
aperto, senza infigimenti - la sua Fede religiosa.
Nel recente passato ci sono stati problemi, ancor oggi non del tutto sopiti,
tra Serbia e Kosovo, tra Cina e Tibet e all'interno dello Stato del Sudan:
nazione, quest'ultima, dove la violazione dei diritti umani ha assunto ampi
connotati pubblici, investendo non solo la sfera della religione, ma anche l'appartenenza
etnica degli individui a una precisa koinè genetica o di affinità culturale.
Ma ci sono anche problemi in Afghanistan e in Pakistan, dove l'interpretazione
talebana della Fede Islamica, condiziona - nell'ambito degli usi e costumi -
anche gli stessi mussulmani, i quali non si riconoscono nella visione
integralista portata avanti dalle scuole coraniche.
Nello stato del Myanmar, in Birmania, il regime militare (al potere dal
1962) continua a perseguitare i monaci buddisti, che promuovono - all'interno
del loro Paese - i diritti civili e politici della popolazione locale, la
quale vede spesso negati, dal vigente sistema dittatoriale, le sue più
elementari prerogative civili. E lo stesso atteggiamento intransigente da
parte del governo di Yangon (un tempo nota come Rangoon) riguarda anche il
clero cristiano.
Poca tolleranza, nei confronti dei credenti, si registra anche in Cina: dove
le persone, che praticano una qualsiasi religione, sono spesso sottoposte a
dure sanzioni, amministrative e corporali, da parte degli apparati
amministrativi e centrali dello Stato.
Una situazione critica, all'incirca dello stesso genere, si segnala anche
nell'isola di Cuba, dove agenti segreti del governo di Fidel Castro s'infiltrano,
con buona regolarità, tra i gruppi organizzati (alla meno peggio) dei
credenti del posto, per attingere - da loro - informazioni che poi portano
in carcere gli attivisti religiosi. Con le stesse dinamiche inquisitorie si
raccolgono, inoltre, dati e notizie che sono poi utilizzate per incutere
timore tra i devoti del posto e che sono adoperate, nel contempo, per creare
confusione, tra i fedeli, quando si riuniscono nei loro non apertamente
visibili luoghi di culto.
Una situazione, insomma, davvero opprimente, irriguardosa e insostenibile
che si rileva anche (stando a un rapporto effettuato dagli Stati Uniti d'America
sulle libertà religiose che sono presenti oggi nel mondo) in Paesi come: l'Eritrea,
la Bielorussia, l'India, la Serbia, la Turchia, la Russia, l'Egitto e l'Arabia
Saudita, nonostante molti di queste nazioni abbiano sottoscritto un accordo
internazionale, delle Nazioni Unite, sui diritti civili e politici, che
prevede una clausola specifica sulla possibilità degli individui di
praticare l'espressione religiosa che più desiderano.
In quest'ultimo Paese - cuore della penisola araba che pratica, ormai da
diversi secoli, la legge della shari'a - il governo enfatizza e promuove,
senza riguardo alcuno, la maggioranza islamica sunnita, discriminando, di
fatto, in questa maniera, il gruppo religioso degli sciiti: i quali godono,
viceversa, di grande podestà legale in Iran, nazione che ogni giorno
vilipende (con aperto e indissimulato disprezzo, da oltre un secolo, in
maniera sistematica e a fasi alterne, ovverosia tra alti e bassi) i diritti
civili e religiosi della minoranza Bahá'í.
Non meno di 300 mila credenti (di questa Fede universale che proclama l'unicità
di Dio e della Religione) vivono, da anni, in una condizione di terrore e di
sopruso, da parte di questo Stato illiberale venuto fuori (una trentina di
anni fa, nel 1979) dalla Rivoluzione Islamica allora condotta dall'ayatollah
Ruhollah Mosavi Khomeini e oggi governato da un dittatore, di uguale livello
dei suoi predecessori, come Ahmadinejad: vera e propria incarnazione del
conservatorismo e dell'assolutismo religioso orientale tout court, che può
vantare immeritevolmente di aver fatto parte del gruppo dei Guardiani della
Rivoluzione Iraniana, che si sono macchiati, nel corso degli anni, di atti
infamanti e assai riprovevoli al pari, se non addirittura peggio, della
passata polizia di stato (la terribile savak) che è esistita, in Iran, ai
tempi dello Shah, Reza Pahlevi.
La condizione attuale dei Bahá'í in Iran è assai drammatica. A questi
credenti (che a dispetto di tutto rispettano, in maniera ossequiosa, le
leggi dello Stato cui appartengono) sono negati i più elementari diritti
civili: i loro matrimoni non sono riconosciuti, in molti casi sono stati
licenziati dalle pubbliche amministrazioni, non gli si concedono licenze
commerciali, i loro beni sono confiscati e ai giovani studenti Bahá'í non è
concesso di frequentare il corso degli studi superiori, all'università. L'aspetto
che infastidisce di più, sul piano internazionale, è che il Governo di
Teheran - di fronte a queste e ad altre evidenze - continua a negare la
realtà dei fatti e alle accuse, di violazione dei diritti umani, che gli
sono mosse dalle Nazioni Unite e dalla Comunità Europea, continua a
rispondere che in Iran non si commette alcun abuso.
Negli ultimi tempi c'è stata una recrudescenza degli atti d'intolleranza
verso i Bahá'í. Il 14 maggio del 2008 sono stati arrestati a Teheran sei
esponenti in vista della Comunità Bahá'í Iraniana. Si tratta di: Behrouz
Tavakkoli, Saeid Rezaie, Fariba Kamalabadi, Vahid Tizfahm, Jamaloddin
Khanjani e Afif Naeimi, a cui si aggiunge Mahvash Sabet arrestato in
precedenza. I sette sono adesso rinchiusi nella prigione di Evin. Tutti gli
arrestati - l'ultimo dei quali è stato fermato a Mashad - fanno parte del
gruppo denominato «Amici in Iran» che coordina le attività della Comunità
Bahá'í in Iran, in assenza di un'Assemblea Spirituale Nazionale. Il gruppo
«Amici in Iran» è stato istituito, a partire dal 1983, con un atto
amministrativo ben noto al Governo iraniano e con lo scopo di coordinare le
attività dei circa 300 mila credenti Bahá'í iraniani, che rappresentano una
cospicua minoranza religiosa in quel Paese.
Un atto così grave come l'arresto dei giorni scorsi - fa sapere la Bahá'í
International Community - è stato perpetrato solo nel 1981 quando i membri
dell'Assemblea Spirituale Nazionale furono arrestati per poi scomparire nel
nulla. Poco dopo furono anche arrestati e giustiziati - in quello stesso
Paese mediorientale - coloro che, all'epoca, avevano sostenuto l'attività
dell'Assemblea Spirituale Nazionale. Questo ultimo atto che si è verificato
in Iran, dimostra ancora una volta che il Governo iraniano è determinato nel
voler distruggere la Comunità Bahá'í Iraniana.
Nel settembre del 2007 due cimiteri sono stati distrutti, con i bulldozer,
nelle città di Najafabad (vicino a Isfahan) e a Yazd, dalla popolazione
aizzata contro i Bahá'í, perché ritenuti filo americani e sionisti quando,
invece, questi fedeli non praticano nessuna delle forme correnti della
politica e non si riconoscono in questa o in quella forma di Stato, oggi
presente al mondo, salvo a riconoscersi invece nell'autorità dei diversi
governi nazionali (anche quelli dai quali sono osteggiati) e salvo a
ipotizzare un futuro, nuovo, Ordine Mondiale rappresentato da una
confederazione, da un Commonwealth, delle nazioni.
In Iran, come in Egitto, la situazione si è fatta assai difficile per i Bahá'í:
invitati ad abiurare la propria Fede per non pagare le conseguenze delle
loro scelte religiose. In ogni caso, il contesto più difficile rimane,
ancora oggi, quello dell'Iran, se si considera che dalla primavera scorsa
fino ad oggi sono state incendiate sei case - per fortuna non abitate - di
Bahá'í residenti nella provincia del Mazandaran.
Nella città di Abadeh - per fare un altro esempio - sono apparse alla fine
del 2007, sui muri, delle scritte assai minacciose e violente. Si tratta di
frasi che inneggiano all'odio e all'intolleranza nei confronti degli
appartenenti alla Fede Bahá'í e che dimostrano, altresì, quanto sistematica
sia l'azione, da parte delle autorità iraniane, nel denigrare e offendere, a
tutti i livelli e con ogni mezzo, il credo di questi fedeli. Qui di seguito,
riportiamo alcune di queste frasi intimidatorie, rabbiose e prepotenti che
dimostrano quanto la supremazia iraniana abbia scavato, in maniera
perniciosa e maligna, nell'ingenuità e nella coscienza dei singoli
cittadini: "Hezbollah è sveglio e disprezza i Bahà'ì" - "Morte ai Bahà'ì,
mercenari dell'America e dell'Inghilterra" - "Bahà'ì: mercenari di
Israele" - "Bahà'ì: esseri impuri".
A quest'azione silenziosa, ma comunque terribile, si assomma quella
pubblica. Durante il 2007, in diciassette città iraniane sono stati
trattenuti, in maniera ingiustificata, dalle autorità di polizia, numerosi
Bahá'í. Sei sono stati arrestati con accuse incerte e nella località di
Kermanshah, un uomo di 70 anni è stato sottoposto a 70 colpi di frusta e
condannato a un anno in reclusione. L'accusa, per lui, è stata di propaganda
e diffusione della Fede Bahà'ì, oltre che di aver recato grave offesa ai
Puri Imam.
Si tratta d'imputazioni generiche lesive, da un verso, della comune libertà
d'espressione spirituale e dall'altro verso si tratta d'incriminazioni,
false, fittizie e nebulose (improntate esclusivamente sul pregiudizio, sulla
calunnia e sulla denigrazione) che non hanno nessun fondamento reale e
concreto, giacché i Bahà'ì rispettano, in maniera piena, le diverse
espressioni della Fede religiosa, ritenendo che ciascuna di esse porta con
sé un frammento della Verità divina, la quale si è resa lampante, in
passato, e continuerà a manifestarsi, nel mondo, attraverso i Messaggeri di
Dio, che si sono susseguiti, uno all'altro, e che hanno portato - nel tempo
presente - alla Rivelazione di Bahá'u'lláh.
Ma cos'è che manca, oggi, nel pianeta per una piena libertà religiosa?
Innanzitutto è necessario acquisire la piena consapevolezza che uomini e
donne, di ogni angolo della Terra, appartengono alla stessa famiglia umana:
di là del colore della pelle, della lingua che parlano, dei modi e dei
costumi che praticano, nella vita di tutti i giorni, e della Fede e della
cultura che professano. Questo concetto apre al rispetto assoluto dell'altro;
alla dimensione ecumenico-solidale pura; alla visione sacrale del prossimo;
evita - altresì - discriminazioni tra persona e persona e riconduce all'unico
Creatore, cui ogni soggetto si rifà nelle forme e nei modi che ritiene più
consoni alla sua natura spirituale.
Sul piano teorico questo genere di libertà religiosa è tutelata, lo dicevano
all'inizio, dalla maggior parte degli Stati moderni. Questo significa che
chi lo desidera può abbracciare la Fede che desidera, può cambiarla o
abbandonarla, senza limitazione alcuna e senza ricevere, per questo,
ritorsioni di sorta, da parte di chicchessia, ancor più da chi dovrebbe
rappresentare, in quanto autorità costituita dello Stato, la legalità e la
giustizia. Questo significa, o meglio dovrebbe significare, che ogni
cittadino, anche quello che professa una Fede (numericamente minoritaria
rispetto al più vasto contesto sociale) ha gli stessi diritti delle persone
che si riconoscono, al contrario, per loro scelta personale, in un ideale
religioso largamente testimoniato e affermato all'interno della società, in
cui vive il soggetto direttamente interessato.
La realtà, come abbiamo visto, si allontana, in molti casi, da questo
modello ideale di tolleranza ed equità sociale, offrendo - al contrario - l'orribile,
arcaico e vetusto spettacolo dell'homo homini lupus: ovverosia, come
indicava il filosofo inglese Thomas Hobbes, dell'essere umano trasformato in
una piccolissima particella d'egoismo - senza alcun senso etico - e quindi
come un lupo contro l'altro uomo. Ne derivano, da questo genere di
atteggiamento mentale, veramente involuto e chiuso in se stesso, non
aperto - quindi - all'accettazione dell'altro, del nuovo e del diverso,
tutte le forme dispregiative, oppressive e persecutorie, che si parano
dinanzi a noi sulla scena internazionale: da una parte all'altra del
pianeta.
L'Italia è per fortuna quasi del tutto esente da fenomeni eclatanti di
discriminazione religiosa. Le diversità di credo e di cultura sono
sostanzialmente accettate: dallo Stato, come pure dai singoli componenti
della società. Ognuno gode di una sua libertà di coscienza, senza essere
intaccato da alcuno: salvo che dal sottile pregiudizio che - talvolta - si
annida tra le persone. Niente di grave. È possibile, in ogni caso,
esercitare la propria libertà religiosa, senza subire maltrattamenti, ma
scontando ritardi epocali nell'approvazione di una legge che rechi norme
precise in materia di rapporti tra lo Stato e le singole confessioni
religiose.
Si tratta della cosiddetta intesa che non può essere ricondotta, in maniera
esclusiva, semplicistica e totalmente banale, all'acquisizione dell'otto per
mille (della dichiarazione dei redditi) da parte di questa o di quella
chiesa o comunità religiosa, ma che sostanzia - al contrario - laddove
attuata, un allargamento della concezione della società da parte governo
della cosa pubblica: non più vincolato, come fu un tempo, al concetto di
religione dello Stato come accadde con i Patti Lateranensi che furono
firmati - nel 1929 - da Mussolini e dal pontefice cattolico Pio XII e che
furono riconfermati con la Costituzione repubblicana, salvo ad aprire - nel
1947 - attraverso la carta costituzionale, alla libertà di tutte le
confessioni religiose, diversa da quella cattolica, di organizzarsi con
propri statuti che non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
Il seme che fu gettato - sessant'anni fa - attraverso la scrittura dell'articolo
8 della Costituzione italiana va adesso, finalmente e definitivamente,
raccolto. Bisogna che lo Stato "chiuda" con ogni espressione religiosa,
presente nel Paese, degli accordi specifici, che esaltino tanto il valore
della libertà di coscienza, quanto l'esercizio della propria Fede: nelle
forme, nei riti e nelle diversità di culto che si accompagnano a ciascuna
Fede. Tanto più questo si rende necessario, considerando che nel 1984,
attraverso la revisione dei Patti Lateranensi si affermò il principio che la
Fede Cattolica non è la sola religione dello Stato italiano. Convinzione
questa che fu confermata nel 200 attraverso una sentenza della Corte
Costituzionale che abolì, di fatto, il reato di vilipendio alla religione di
Stato, come sancito all'articolo 402 del codice penale. Pros. >


La fede Bahá'í è una religione monoteistica che, seppur indipendente,
si diparte dal tronco islamico per acquistare dignità e dottrina sua
propria. È sorta in Persia (attuale Iran) nel XIX secolo e il fondatore
della fede Bahá'í è stato Bahá'u'lláh (1817-1892), nobile persiano che per
quarant'anni soffrì prigionia ed esilio, considerato dai bahai l'ultimo in
ordine di tempo (ma non definitivo) profeta che è titolo dai bahá'í
riservato a personaggi come Isaia, Daniele o Amos ed altri biblici. Per le
persone del Báb e di Bahá'u'lláh i bahá'í riservano lo stesso titolo che
danno ad Abramo, Mosè, Krishna, Buddha, Gesù, Maometto e Zoroastro e cioè
manifestazioni divine e cioè esseri speciali dotati di corporeità umana ma
la cui anima è manifestazione del Logos da non confondersi, però, con Dio
altissimo vero e proprio che non condivide la sua sostanza infinitamente più
alta con le manifestazioni del Logos: insomma gli uomini sono cosa distinta
per essenza dalle Manifestazioni che a loro volta sono cosa distinta per
essenza da Dio propriamente detto. I bahá'í fanno l'esempio dello specchio:
Dio è come il sole, le Manifestazioni divine sono come lo specchio che
riflette il sole; gli uomini vedono il sole attraverso lo specchio.
Bahá'u'lláh era un seguace del Babismo, un nuovo movimento religioso
indipendente nato nell'ambiente islamico. Nel 1844 a Shiraz in Persia un
giovane mercante, soprannominato in seguito il Bab (in arabo e persiano = la
porta), aveva annunciato la venuta del grande educatore universale tanto
atteso. Questo profeta, che dava fastidio all'ambiente clericale islamico,
nel 1850 venne martirizzato ("settecentocinquanta colpi sono stati tirati su
di lui, ma il Báb non era morto"). Analoga sorte venne riservata ai suoi
discepoli. Il suo corpo venne trasportato sul monte Carmelo sotto la
direzione di Bahá'u'lláh e dopo essere rimasto nascosto per anni in vari
luoghi segreti onde sottrarlo allo scempio dei suoi nemici.
socrate
2008-12-27 17:13:58 UTC
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Post by **POMERO**
Ringrazio entrambi per le opportunità datami di fare utilissime meditazioni.
Dal primo dei liks ho letto, e qui posto, quanto segue, costituente, a mio
avviso, una serie di riflessioni interessantissime fatte dal critico d'arte
Cardone
Auguri..
Ti ringrazio moltissimo , Pomero, e ricambio fraternamente auguri e saluti
s.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Lori
2008-12-28 08:52:42 UTC
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Post by socrate
Post by Lori
Cari amici, ho pensato di proporvi
Giusto il titolo del tread,Lori,
Solo il titolo? Socrate, sei riuscito a leggere tutto quanto ho postato?
Mi sa di no! Prova allora a rileggere.
Post by socrate
la "Gloria di Dio" è la traduzione in
italiano di <<Bahà'ù'llàh>>,...
"Gloria di Dio" è una delle espressioni principali presenti nella Bibbia
e significa l'esperienza di Dio che Dio stesso consente di fare
all'uomo che cerca di vivere come uomo, come vero essere umano, come sua
creatura immortale privilegiata, capace di essere in comunione d'amore
con Lui e con i fratelli prima nel tempo poi soprattutto nell'eterno.

E la Gloria di Dio si è manifestata in pienezza in Gesù Cristo, l'eterno
Verbo-Figlio di Dio che si è fatto Uomo solo per amore dell'uomo, solo
per far circolare in lui la sua stessa Vita Divina e renderlo divino.
Post by socrate
Messaggero di Dio per i nostri tempi e per i
prossimi 800 anni,
Socrate, siamo tutti chiamati ad essere in Gesù, con Gesù e per Gesù,
veri messaggeri di Dio (con l'iniziale minuscola)!
Siamo tutti chiamati a fare concreta esperienza del nostro meraviglioso
Dio-Amore, a entrare cioè in comunione d'amore con Lui, per poter
riferire la sua gloria a tutti i nostri fratelli con le nostre povere
parole e soprattutto con la nostra vita.
Post by socrate
e sono proprio gli umili, cioè i puri di cuore....
Sì, solo se siamo umili e puri di cuore possiamo fare concreta
esperienza di Dio e possiamo così vedere la sua gloria!
E allora impegniamoci tutti ad essere umili e puri di cuore!
Post by socrate
Un fraterno abbraccio a te e famiglia
Ricambio con tutto il cuore. Lori
--
HOME PAGE : http://www.zirakzigil.org/domusmeadomustua
Antonio Casini
2008-12-28 09:22:51 UTC
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"Gloria di Dio" è una delle espressioni principali presenti nella Bibbia e
significa l'esperienza di Dio che Dio stesso consente di fare
Lori, non inventarti la Bibbia. Non inventarti il catechismo.

Qui dici una cosa vera parzialmente.

E sappi, sempre, rimandare alle fonti, non sei tu la maestra ma DEVI
farti da parte dicendo magari la tua, ma poi lasciando che tutti vadano alla
fonte.

Non deovono fermarsi a te come tu dici sempre che devono poi
guardare alla tua pagina, agli altri tuoi messaggi che chissa' perche'dici
sempre non hanno capito, ecc.

Leggi finalmente la Bibbia davvero, leggi il CAtechismo ed a Questi
rimanda.

Sant'Ireneo diceva, nella sua opera contro gli eretici:

"La gloria di Dio e' l'uomo vivente".

ed il Catechismo della Chiesa Cattolica ci insegna:

"III. «Il mondo è stato creato per la gloria di Dio»
293 È una verità fondamentale che la Scrittura e la Tradizione costantemente
insegnano e celebrano: « Il mondo è stato creato per la gloria di Dio ». 361
Dio ha creato tutte le cose, spiega san Bonaventura, « non [...] propter
gloriam augendam, sed propter gloriam manifestandam et propter gloriam suam
communicandam - non per accrescere la propria gloria, ma per manifestarla e
per comunicarla ». 362 Infatti Dio non ha altro motivo per creare se non il
suo amore e la sua bontà: « Aperta enim manu clave amoris, creaturæ
prodierunt - Aperta la mano dalla chiave dell'amore, le creature vennero
alla luce ». 363 E il Concilio Vaticano I spiega:

« Nella sua bontà e con la sua onnipotente virtù, non per aumentare la sua
beatitudine, né per acquistare perfezione, ma per manifestarla attraverso i
beni che concede alle sue creature, questo solo vero Dio ha, con la più
libera delle decisioni, dall'inizio dei tempi, creato insieme dal nulla
l'una e l'altra creatura, la spirituale e la corporale ». 364

294 La gloria di Dio è che si realizzi la manifestazione e la comunicazione
della sua bontà, in vista delle quali il mondo è stato creato. Ci ha
predestinati « a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo,
secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua
grazia » (Ef 1,5-6). « Infatti la gloria di Dio è l'uomo vivente e la vita
dell'uomo è la visione di Dio: se già la rivelazione di Dio attraverso la
creazione procurò la vita a tutti gli esseri che vivono sulla terra, quanto
più la manifestazione del Padre per mezzo del Verbo dà la vita a coloro che
vedono Dio ». 365 Il fine ultimo della creazione è che Dio, « che di tutti è
il Creatore, possa anche essere "tutto in tutti" (1 Cor 15,28), procurando
ad un tempo la sua gloria e la nostra felicità ». 366


interessante leggere tutto quello che c'e' al link:

http://www.vatican.edu/archive/catechism_it/p1s2c1p4_it.htm
Post by socrate
e sono proprio gli umili, cioè i puri di cuore....
Sì, solo se siamo umili e puri di cuore possiamo fare concreta esperienza
di Dio
Non mischiare pero' come se fossero lo stesso l'una cosa con l'altra
e noto ancora che tu non leggi quel che ti si scrive ma lo usi per dire cio'
che vuoi tu.

Rispondi x ad y , FINGENDO di citare y.
E allora impegniamoci tutti ad essere umili e puri di cuore!
Peccato lo si possa fare solo attaccandoci a Gesu' Cristo e non sia
valido un "impegno" nostro.

Signore Gesu', liberaci dal demonio.

Antonio Casini
karman
2008-12-28 09:41:09 UTC
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Post by Lori
Post by socrate
Post by Lori
Cari amici, ho pensato di proporvi
Giusto il titolo del tread,Lori,
Solo il titolo? Socrate, sei riuscito a leggere tutto quanto ho postato?
Mi sa di no! Prova allora a rileggere.
Post by socrate
la "Gloria di Dio" è la traduzione in
italiano di <<Bahà'ù'llàh>>,...
A parole siam tutti Umili..e puri di cuore.
Poi basta leggere i nostri scritti per vedere come tale"umilta" resti
lettera morta ( Condoglianze alla lettera visto che e'..morta..!..)
Si criticano gli altri, ci si innalza sul prossimo, lo si giudica, lo si
deride, lo si "sputtana,
Il tutto lo si fa in nome di Dio?
Io non sono Umile!
E mando a fammocca chi predica bene e razzola malissimo.
Io predico malissimo e razzolo ancora peggio!Ma sono almeno coerente.!
Alla faccia della vostra umilta!!
Post by Lori
"Gloria di Dio" è una delle espressioni principali presenti nella Bibbia e
significa l'esperienza di Dio che Dio stesso consente di fare all'uomo che
cerca di vivere come uomo, come vero essere umano, come sua creatura
immortale privilegiata, capace di essere in comunione d'amore con Lui e
con i fratelli prima nel tempo poi soprattutto nell'eterno.
E la Gloria di Dio si è manifestata in pienezza in Gesù Cristo, l'eterno
Verbo-Figlio di Dio che si è fatto Uomo solo per amore dell'uomo, solo per
far circolare in lui la sua stessa Vita Divina e renderlo divino.
Post by socrate
Messaggero di Dio per i nostri tempi e per i
prossimi 800 anni,
Socrate, siamo tutti chiamati ad essere in Gesù, con Gesù e per Gesù, veri
messaggeri di Dio (con l'iniziale minuscola)!
Siamo tutti chiamati a fare concreta esperienza del nostro meraviglioso
Dio-Amore, a entrare cioè in comunione d'amore con Lui, per poter riferire
la sua gloria a tutti i nostri fratelli con le nostre povere parole e
soprattutto con la nostra vita.
Post by socrate
e sono proprio gli umili, cioè i puri di cuore....
Sì, solo se siamo umili e puri di cuore possiamo fare concreta esperienza
di Dio e possiamo così vedere la sua gloria!
E allora impegniamoci tutti ad essere umili e puri di cuore!
Post by socrate
Un fraterno abbraccio a te e famiglia
Ricambio con tutto il cuore. Lori
--
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Raffaele Benzi
2008-12-27 22:35:18 UTC
Permalink
Post by Lori
Cari amici, ho pensato di proporvi quello che Benedetto XVI ha detto al
mondo intero nella Messa di mezzanotte di Natale.
Ho pensato male? Prima di rispondere aspettate e leggete!
Tra te e quello che ti ha risposto in coda, non so chi sia piu' matto,
ma visto che vi piacciono i proclami, prendetevi questo, che dovrebbe farvi
riflettere
entrambi sulla realta' delle cose e sul pensiero della gente reale...
E sul fatto che il gregge sta alzando la testa e sta per mettersi in
marcia....

Sul fatto che si sta iniziando a rendere sterile per le religioni e per le
fedi il contesto sociale, impermeabile ai dogmi , insensibile alle trappole
metafisiche...

Diciamo che il mondo si prepara a farvi un culo
(.....................................................................................)
tanto, tanto dolente.

PS. Si parla di un Dio, ma non e' il vostro....non e' il dio semita, questo
e' un Dio...


Raffaele



Dichiarazione di evoluzione

di Timothy Leary


Quando nel corso dell'evoluzione organica diventa ovvio che un processo
di mutazione sta
inevitabilmente dissolvendo i legami fisici e neurologici che connettono
i membri di una generazione al passato e che li
indirizzano inevitabilmente ad assumere tra le specie della Terra la
separata e uguale condizione a cui le Leggi della
Natura e il Dio della Natura li ha chiamati, un dignitoso interesse per
l'armonia delle specie richiede che debbano essere
dichiarate le cause della mutazione.Noi consideriamo queste verità come
autoevidenti:
che tutte le specie sono create differenti ma eguali;
che sono dotate, ognuna, di determinati inalienabili diritti;
che tra questi ci sono la Libertà di Vivere, di Crescere, e la Libertà
di perseguire la Felicità secondo il proprio stile;
che per proteggere questi diritti dati da Dio le strutture sociali si
formano naturalmente, basando la loro autorità sui principi
dell'amore di Dio e del rispetto per tutte le forme di vita;
che quando una qualsiasi forma di governo diviene distruttiva della
vita, della libertà e dell'armonia è un dovere organico
dei membri giovani di quella specie di mutare, di abbandonare, di
iniziare una nuova struttura sociale, gettando le sue
basi su tali principi e organizzando il suo potere in una forma tale che
sembri opportuna per produrre la sicurezza, la
felicità e l'armonia di tutti gli esseri senzienti.La saggezza genetica
suggerisce che in realtà le strutture sociali stabilite da
lungo tempo non dovrebbero essere abbandonate per frivole ragioni e
cause contingenti. L'estasi della mutazione è
egualmente bilanciata dal dolore. Concordemente tutta l'esperienza
mostra che i membri di una specie sono più disposti
a soffrire quando i mali sono sopportabili, piuttosto che abbandonare le
forme a cui sono abituati.Ma quando una lunga
catena di abusi e usurpazioni, che perseguono tutti invariabilmente gli
stessi scopi distruttivi, compromettono la stessa
fabbrica della vita organica e la serena armonia del pianeta, è diritto,
è dovere organico quello di abbandonare tali
morbide convenzioni e sviluppare nuove amorevoli strutture
sociali.Grande è stata la paziente sopportazione dei popoli
amanti della libertà, e grande è oggi la necessità che ci impone di
formare nuovi sistemi di governo. La storia degli uomini
bianchi, mendaci, menopausali che oggi governano il pianeta terra è una
storia di ripetuta violazione delle armoniose
leggi di natura, tutte aventi lo scopo diretto di stabilire una tirannia
della decadenza materialistica su chi è gentile,
amante della pace, giovane, colorato. Per provare questo, lasciamo che i
fatti siano sottoposti al giudizio delle
generazioni future. Questi vecchi, bianchi governatori hanno mantenuto
una guerra continua contro le altre specie di vita,
schiavizzando e distruggendo follemente uccelli, pesci, animali e
diffondendo uno strato letale di cemento sul soffice
corpo della terra.
Essi hanno mantenuto allo stesso modo un continuo stato di guerra tra
loro stessi e contro le razze colorate, gli amanti
della pace, il gentile, il giovane. Il genocidio è il loro costume.
Essi hanno istituito carestie artificiali, negando alle popolazioni
pacifiche il naturale lascito dell'abbondanza della terra e
la dote di Dio.
Essi hanno glorificato i valori materiali e degradato lo spirituale.
Essi hanno proclamato la proprietà privata, personale della terra di
Dio, guidando con la forza delle armi il gentile nei suoi
passaggi sulla terra.
Nella loro avidità hanno creato immigrazione artificiale e barriere
doganali, prevenendo il libero movimento delle persone.
Nella loro lussuria per il controllo hanno organizzato sistemi di
educazione obbligatoria per opprimere le menti dei
bambini e distruggere la saggezza e l'innocenza dei giovani amanti del
gioco.
Nella loro lussuria per il potere hanno controllato tutti i mezzi di
comunicazione per prevenire il libero diffondersi delle
idee e bloccare scambi d'amore fra i gentili.
Nella loro paura hanno istituito grandi plotoni di polizia segreta per
spiare la vita privata del pacifico.
Nella loro rabbia hanno costretto il giovane pacifico contro la sua
volontà a entrare nei loro eserciti per condurre guerre
omicide contro il giovane e gentile di altri paesi.
Nella loro brama hanno fatto della costruzione e vendita di armi la base
delle loro economie.
Per profitto hanno inquinato l'aria, i fiumi, i mari.
Nella loro impotenza hanno glorificato l'assassinio, la violenza, e il
sesso innaturale nei loro mass media.
Nella loro decadente bramosia hanno organizzato un sistema economico che
privilegia i vecchi nei confronti dei giovani.
Essi hanno tentato in ogni modo di imporre una uniformità da robot e di
distruggere la diversità, l'individualità, e
l'indipendenza di pensiero.
Nella loro avidità hanno istituito sistemi politici che perpetuano il
governo dei vecchi e costringono i giovani a scegliere tra
un conformismo di plastica e una disperante alienazione.
Essi hanno invaso il privato con ricerche illegali, l'arresto senza
motivo, e la vessazione sprezzante.
Essi hanno organizzato un esercito di spie.
Nella loro avidità essi incoraggiano il consumo di catrami mortali e
zuccheri e impiegano crudeli e inusuali punizioni per il
possesso di acidi e alcaloidi che danno la vita. Non ammettono mai un
errore. Strombazzano incessantemente la virtù
dell'avidità e della guerra. Nella loro pubblicità e nella loro
manipolazione dell'informazione essi fanno un feticcio della
appariscente falsità e della pia autoesagerazione. I loro ovvi errori li
stimolano solo ad un errore più grande e ad una più
rumorosa autoapprovazione.
Essi sono dei seccatori.
Odiano la bellezza.
Odiano il sesso.
Odiano la vita.
Noi li abbiamo periodicamente avvertiti delle loro iniquità e cecità.
Abbiamo cercato di farli ridere.
Psiconautica
http://psiconautica.byethost13.com Realizzata con Joomla! Generata: 24
December, 2008, 01:58
Noi abbiamo profetizzato in dettaglio il terrore che stanno perpetuando.
Ma essi sono stati sordi al pianto del povero,
all'angoscia del colorato, al roboante scherno del giovane, agli
avvertimenti dei loro poeti. Adorando solo potere e
denaro, essi ascoltano solo potere a denaro. Ma noi non parleremo più a
lungo in questa lingua severa. Noi dobbiamo
quindi accettare la necessità genetica, distaccarci dalla loro fredda
pazzia e sopportarli d'ora in poi come sopportiamo il
resto delle creature di Dio - in armonia, fratelli di vita, nel loro
eccesso, nelle loro minacce alla vita.
Noi dunque amanti di Dio, della pace, della vita, del piacere, uomini e
donne, che si appellano al Supremo Giudice
dell'Universo per la rettitudine delle loro intenzioni, solennemente
pubblichiamo e dichiariamo che, in nome e per autorità
di tutte le cose senzienti che cercano gentilmente di evolversi in
questo pianeta, siamo liberi e indipendenti, e sollevati da
tutti i legami con il Governo degli Stati Uniti e con tutti i governi
controllati dai menopausali, e che ci raggruppiamo in tribù
di compagni che la pensano come noi, reclamiamo completo potere di
vivere e muoverci sulla terra, di ottenere
sostentamento con le nostre mani e menti, nello stile che ci sembra
sacro, e di compiere tutte quelle Cose a Atti che gli
Uomini Liberi e le Donne Libere possono compiere per diritto, senza
interferire con gli stessi diritti di altre specie e gruppi.
socrate
2008-12-27 23:52:56 UTC
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Post by Raffaele Benzi
Essi hanno mantenuto allo stesso modo un continuo stato di guerra tra
loro stessi
"Quando un pensiero di guerra sorge sulla vostra mente, scacciatelo e
sostituitevi un più potente pensiero di pace. Un pensiero d'odio
dev'essere annientato da un più forte pensiero di amore."
Abdul'Bahà (SAB,29)
S.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Maab
2008-12-28 08:40:52 UTC
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Post by Raffaele Benzi
pubblichiamo e dichiariamo che, in nome e per autorità
di tutte le cose senzienti che cercano gentilmente di evolversi in
questo pianeta, siamo liberi e indipendenti, e sollevati da
tutti i legami con il Governo degli Stati Uniti e con tutti i governi
controllati dai menopausali, e che ci raggruppiamo in tribù
di compagni che la pensano come noi, reclamiamo completo potere di
vivere e muoverci sulla terra, di ottenere
sostentamento con le nostre mani e menti, nello stile che ci sembra
sacro, e di compiere tutte quelle Cose a Atti che gli
Uomini Liberi e le Donne Libere possono compiere per diritto, senza
interferire con gli stessi diritti di altre specie e gruppi.
Davvero, davvero interessante! Direi strepitoso! E per saperne di più?

Ciao °Maab°
L
2008-12-28 10:24:11 UTC
Permalink
Post by Raffaele Benzi
Tra te e quello che ti ha risposto in coda, non so chi sia piu' matto,
ma visto che vi piacciono i proclami, prendetevi questo, che dovrebbe farvi
riflettere
entrambi sulla realta' delle cose e sul pensiero della gente reale...
E sul fatto che il gregge sta alzando la testa e sta per mettersi in
marcia....
Sul fatto che si sta iniziando a rendere sterile per le religioni e per le
fedi il contesto sociale, impermeabile ai dogmi , insensibile alle trappole
metafisiche...
Diciamo che il mondo si prepara a farvi un culo
(.....................................................................................)
tanto, tanto dolente.
PS. Si parla di un Dio, ma non e' il vostro....non e' il dio semita, questo
e' un Dio...
Un dio che non sia Dio, non è Dio, su questo siamo daccordo.

Il Dio che si manifesta anche agli Ebrei e che gli Ebrei non accolgono
poiché essi rispondono all'odio con l'odio, e pensano che l'odio possa
portare la pace .. non si manifesta solo agli Ebrei e non è solo semita,
ma _anche semita_ laddove il seme trova la terra e da frutto.
Post by Raffaele Benzi
Raffaele
Dichiarazione di evoluzione
di Timothy Leary
Ho letto con attenzione il documento seguente e consiglio di leggere la
vita di Timothy Leary per formarsi una idea di cosa stiamo parlando:

Per esempio qui:

http://it.wikipedia.org/wiki/Timothy_Leary
Post by Raffaele Benzi
Quando nel corso dell'evoluzione organica diventa ovvio che un processo
di mutazione sta
inevitabilmente dissolvendo i legami fisici e neurologici che connettono
i membri di una generazione al passato e che li
indirizzano inevitabilmente ad assumere tra le specie della Terra la
separata e uguale condizione a cui le Leggi della
Natura e il Dio della Natura li ha chiamati, un dignitoso interesse per
l'armonia delle specie richiede che debbano essere
dichiarate le cause della mutazione.Noi consideriamo queste verità come
che tutte le specie sono create differenti ma eguali;
che sono dotate, ognuna, di determinati inalienabili diritti;
che tra questi ci sono la Libertà di Vivere, di Crescere, e la Libertà
di perseguire la Felicità secondo il proprio stile;
che per proteggere questi diritti dati da Dio le strutture sociali si
formano naturalmente, basando la loro autorità sui principi
dell'amore di Dio e del rispetto per tutte le forme di vita;
che quando una qualsiasi forma di governo diviene distruttiva della
vita, della libertà e dell'armonia è un dovere organico
dei membri giovani di quella specie di mutare, di abbandonare, di
iniziare una nuova struttura sociale, gettando le sue
basi su tali principi e organizzando il suo potere in una forma tale che
sembri opportuna per produrre la sicurezza, la
felicità e l'armonia di tutti gli esseri senzienti.La saggezza genetica
suggerisce che in realtà le strutture sociali stabilite da
lungo tempo non dovrebbero essere abbandonate per frivole ragioni e
cause contingenti. L'estasi della mutazione è
egualmente bilanciata dal dolore. Concordemente tutta l'esperienza
mostra che i membri di una specie sono più disposti
a soffrire quando i mali sono sopportabili, piuttosto che abbandonare le
forme a cui sono abituati.Ma quando una lunga
catena di abusi e usurpazioni, che perseguono tutti invariabilmente gli
stessi scopi distruttivi, compromettono la stessa
fabbrica della vita organica e la serena armonia del pianeta, è diritto,
è dovere organico quello di abbandonare tali
morbide convenzioni e sviluppare nuove amorevoli strutture
sociali.Grande è stata la paziente sopportazione dei popoli
amanti della libertà, e grande è oggi la necessità che ci impone di
formare nuovi sistemi di governo. La storia degli uomini
bianchi, mendaci, menopausali che oggi governano il pianeta terra è una
storia di ripetuta violazione delle armoniose
leggi di natura, tutte aventi lo scopo diretto di stabilire una tirannia
della decadenza materialistica su chi è gentile,
amante della pace, giovane, colorato. Per provare questo, lasciamo che i
fatti siano sottoposti al giudizio delle
generazioni future. Questi vecchi, bianchi governatori hanno mantenuto
una guerra continua contro le altre specie di vita,
schiavizzando e distruggendo follemente uccelli, pesci, animali e
diffondendo uno strato letale di cemento sul soffice
corpo della terra.
Essi hanno mantenuto allo stesso modo un continuo stato di guerra tra
loro stessi e contro le razze colorate, gli amanti
della pace, il gentile, il giovane. Il genocidio è il loro costume.
Essi hanno istituito carestie artificiali, negando alle popolazioni
pacifiche il naturale lascito dell'abbondanza della terra e
la dote di Dio.
Essi hanno glorificato i valori materiali e degradato lo spirituale.
Essi hanno proclamato la proprietà privata, personale della terra di
Dio, guidando con la forza delle armi il gentile nei suoi
passaggi sulla terra.
Nella loro avidità hanno creato immigrazione artificiale e barriere
doganali, prevenendo il libero movimento delle persone.
Nella loro lussuria per il controllo hanno organizzato sistemi di
educazione obbligatoria per opprimere le menti dei
bambini e distruggere la saggezza e l'innocenza dei giovani amanti del
gioco.
Nella loro lussuria per il potere hanno controllato tutti i mezzi di
comunicazione per prevenire il libero diffondersi delle
idee e bloccare scambi d'amore fra i gentili.
Nella loro paura hanno istituito grandi plotoni di polizia segreta per
spiare la vita privata del pacifico.
Nella loro rabbia hanno costretto il giovane pacifico contro la sua
volontà a entrare nei loro eserciti per condurre guerre
omicide contro il giovane e gentile di altri paesi.
Nella loro brama hanno fatto della costruzione e vendita di armi la base
delle loro economie.
Per profitto hanno inquinato l'aria, i fiumi, i mari.
Nella loro impotenza hanno glorificato l'assassinio, la violenza, e il
sesso innaturale nei loro mass media.
Nella loro decadente bramosia hanno organizzato un sistema economico che
privilegia i vecchi nei confronti dei giovani.
Essi hanno tentato in ogni modo di imporre una uniformità da robot e di
distruggere la diversità, l'individualità, e
l'indipendenza di pensiero.
Nella loro avidità hanno istituito sistemi politici che perpetuano il
governo dei vecchi e costringono i giovani a scegliere tra
un conformismo di plastica e una disperante alienazione.
Essi hanno invaso il privato con ricerche illegali, l'arresto senza
motivo, e la vessazione sprezzante.
Essi hanno organizzato un esercito di spie.
Nella loro avidità essi incoraggiano il consumo di catrami mortali e
zuccheri e impiegano crudeli e inusuali punizioni per il
possesso di acidi e alcaloidi che danno la vita. Non ammettono mai un
errore. Strombazzano incessantemente la virtù
dell'avidità e della guerra. Nella loro pubblicità e nella loro
manipolazione dell'informazione essi fanno un feticcio della
appariscente falsità e della pia autoesagerazione. I loro ovvi errori li
stimolano solo ad un errore più grande e ad una più
rumorosa autoapprovazione.
Essi sono dei seccatori.
Odiano la bellezza.
Odiano il sesso.
Odiano la vita.
Noi li abbiamo periodicamente avvertiti delle loro iniquità e cecità.
Abbiamo cercato di farli ridere.
Psiconautica
http://psiconautica.byethost13.com Realizzata con Joomla! Generata: 24
December, 2008, 01:58
Noi abbiamo profetizzato in dettaglio il terrore che stanno perpetuando.
Ma essi sono stati sordi al pianto del povero,
all'angoscia del colorato, al roboante scherno del giovane, agli
avvertimenti dei loro poeti. Adorando solo potere e
denaro, essi ascoltano solo potere a denaro. Ma noi non parleremo più a
lungo in questa lingua severa. Noi dobbiamo
quindi accettare la necessità genetica, distaccarci dalla loro fredda
pazzia e sopportarli d'ora in poi come sopportiamo il
resto delle creature di Dio - in armonia, fratelli di vita, nel loro
eccesso, nelle loro minacce alla vita.
Noi dunque amanti di Dio, della pace, della vita, del piacere, uomini e
donne, che si appellano al Supremo Giudice
dell'Universo per la rettitudine delle loro intenzioni, solennemente
pubblichiamo e dichiariamo che, in nome e per autorità
di tutte le cose senzienti che cercano gentilmente di evolversi in
questo pianeta, siamo liberi e indipendenti, e sollevati da
tutti i legami con il Governo degli Stati Uniti e con tutti i governi
controllati dai menopausali, e che ci raggruppiamo in tribù
di compagni che la pensano come noi, reclamiamo completo potere di
vivere e muoverci sulla terra, di ottenere
sostentamento con le nostre mani e menti, nello stile che ci sembra
sacro, e di compiere tutte quelle Cose a Atti che gli
Uomini Liberi e le Donne Libere possono compiere per diritto, senza
interferire con gli stessi diritti di altre specie e gruppi.
Trovo molto interessante la ricerca di Leary, ma piena di sterotipi
ingenui.

Egli -semplificatativamente- distingue i giovani dai vecchi, per
esempio.

E' vero che spesso i vecchi sono retrogradi e non disposti alle novità,
ma non è automaticamente vero.

Anzi, se prendiamo il nostro contesto italiano, quello che conosciamo
tutti meglio, si vede il contrario:

Spesso, direi nella maggior parte dei casi, sei valutato su quanto è
gonfio il tuo portafogli, sul denaro che possiedi e non sulle tue
capacità.

La voglia di studio e di conoscenza, specie tra i giovani, è regredita
negli ultimi anni.

C'è un perché:

Dal punto di vista della possibilità di affermazione sociale conta non
più la competenza(!), ma essere interni ad un sistema feudale di
conoscenze e di arrampicata in base alle maniglie che si posseggono.

Se vuoi un posto di lavoro ben remunerato non serve la laurea o la
competenza, ma conoscere chi ti apre qualche porta: le stesse lauree
sono oggetto di commercio in cambio di denaro.

E -del resto- perché gli handycappati che già soffrono il loro handycap
dovrebbero subire la legge del più forte(?), ossia la "meritocrazia"?

Devono -forse- essere ulteriormente emarginati?

E' *il principio di diritto di esistere* che è stato violato.

La flessibilità mentale di interrogarsi del perché ogni cosa si
manifesta nell'essere.

Ad esempio:

Antonio Casini trova la sua funzione "il dare addosso -per anni- a
Lori"?

Lori non si interroga perché Antonio la prende a soggetto e si rifugia
sempre di più nella purezza di un canone che non cerca ma si iconizza il
più possibile fedele al già detto?

Queste due persone l'eblema da cui nasce il 3d, ma anche la incapacità
di uscire dai ruoli per manifestarsi vivi.

Per constatare che il proprio esistere non può essere la ripetizione di
cose già assodate, altrimenti perché il nuovo?

Intendiamoci: il nuovo non è buono solo perché nuovo .. che ciascuno
risponde del proprio pensiero.

Ma il fattore novità va riempito o no(?), di idee?

E' un'esercizio -quello alla flessibilità mentale- ben più arduo a fare
semplicemente ginnastica con il corpo.

E' -a mio modo di vedere- la capacità di usare il cervello degli
altri(!) per capire perché dicono o scrivono o manifestano ciò che
appare!

Se gli Ebrei (meglio: gli attuali governanti in Israele) avessero usato
tale flessibilità mentale avrebbero bombardato(?) .. le terre dove
predicava Cristo come se fossero deserto, anziché case, città, piena di
gente inerme, oltre che di terroristi?

Si può rispondere al terrore con la violenza ed il terrore?

Non ci stiamo creando un incubo nel quale diviene -> oltre le nostre
forze -> trovare il bandolo della matessa di come si faccia a vivere
lodando l'acqua di dissetarci, il pane di saziarci, il cielo di essere
per il canto degli uccelli?

Se preferiremo gli stereotipi di guerre di vecchi contro giovani, di
palestinesi contro ebrei, di dottori della legge contro analfabeti e il
metodo del "mors tua vita mea" -> sarà il metodo eletto a modalità
espressiva .. non ci sarà droga sufficiente (fate sapere a Leary) a
placare il nostro dolore .. poiché _noi_ saremo il parassita che
impedisce al pianeta di vivere ..


Saluti e felicità,

L
Raffaele Benzi
2008-12-28 13:45:49 UTC
Permalink
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Tra te e quello che ti ha risposto in coda, non so chi sia piu' matto,
ma visto che vi piacciono i proclami, prendetevi questo, che dovrebbe farvi
riflettere
entrambi sulla realta' delle cose e sul pensiero della gente reale...
E sul fatto che il gregge sta alzando la testa e sta per mettersi in
marcia....
Sul fatto che si sta iniziando a rendere sterile per le religioni e per le
fedi il contesto sociale, impermeabile ai dogmi , insensibile alle trappole
metafisiche...
Diciamo che il mondo si prepara a farvi un culo
(.....................................................................................)
tanto, tanto dolente.
PS. Si parla di un Dio, ma non e' il vostro....non e' il dio semita, questo
e' un Dio...
Un dio che non sia Dio, non è Dio, su questo siamo daccordo.
Il Dio che si manifesta anche agli Ebrei e che gli Ebrei non accolgono
poiché essi rispondono all'odio con l'odio, e pensano che l'odio possa
portare la pace .. non si manifesta solo agli Ebrei e non è solo semita,
ma _anche semita_ laddove il seme trova la terra e da frutto.
Guarda ched il dio semita alloggia oggi in san pietro...
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Raffaele
Dichiarazione di evoluzione
di Timothy Leary
Ho letto con attenzione il documento seguente e consiglio di leggere la
http://it.wikipedia.org/wiki/Timothy_Leary
Tu non hai usato mai sostenze psicotrope? Sotto forma diversa da LSD o
Pejote , ma molti testio religiosi e molte PRATICHE RELIGIOSE hanno lo
stesso scopo delle sostanze psicotrope...
Quindi, ogni tempo ha il messia che si merita....



ci raggruppiamo in tribù
Post by L
Post by Raffaele Benzi
di compagni che la pensano come noi, reclamiamo completo potere di
vivere e muoverci sulla terra, di ottenere
sostentamento con le nostre mani e menti, nello stile che ci sembra
sacro, e di compiere tutte quelle Cose a Atti che gli
Uomini Liberi e le Donne Libere possono compiere per diritto, senza
interferire con gli stessi diritti di altre specie e gruppi.
Trovo molto interessante la ricerca di Leary, ma piena di sterotipi
ingenui.
Egli -semplificatativamente- distingue i giovani dai vecchi, per
esempio.
E' vero che spesso i vecchi sono retrogradi e non disposti alle novità,
ma non è automaticamente vero.
Anzi, se prendiamo il nostro contesto italiano, quello che conosciamo
Spesso, direi nella maggior parte dei casi, sei valutato su quanto è
gonfio il tuo portafogli, sul denaro che possiedi e non sulle tue
capacità.
Solo in itaglia? Mai stato ad un party negli stati uniti?
Come si presentano le persone, con nome e guadagno annuo, non significa
nulla...
In Cina, che i veri ricchi possono girare su auto senza targa, trovare il
milite che immediatamente piantona il veicolo ovunque loro lo lascino...
In India , dove ancora, e per fortuna , la casta e' il metro di misura....
E' che chi ha l'oro che fa le regole.....
Post by L
La voglia di studio e di conoscenza, specie tra i giovani, è regredita
negli ultimi anni.
Vero, complice la scuola e la pèessima qualita' degli insegnanti ,
immotivati ad insegnare .
Post by L
Dal punto di vista della possibilità di affermazione sociale conta non
più la competenza(!), ma essere interni ad un sistema feudale di
conoscenze e di arrampicata in base alle maniglie che si posseggono.
Piu' che vero, reale...
Post by L
Se vuoi un posto di lavoro ben remunerato non serve la laurea o la
competenza, ma conoscere chi ti apre qualche porta: le stesse lauree
sono oggetto di commercio in cambio di denaro.
Esatto...
Post by L
E -del resto- perché gli handycappati che già soffrono il loro handycap
dovrebbero subire la legge del più forte(?), ossia la "meritocrazia"?
Devono -forse- essere ulteriormente emarginati?
Abbiamo sotto gli occhi il piu' gtrande fisico del secolo, sulla sua sedia a
rotelle con il suo computer per comunicare, lui e' una larva con un
cervello, gli altri semplici andycappati che non dovrebbero neanche
ingorgare il traffico...
Post by L
E' *il principio di diritto di esistere* che è stato violato.
La flessibilità mentale di interrogarsi del perché ogni cosa si
manifesta nell'essere.
Antonio Casini trova la sua funzione "il dare addosso -per anni- a
Lori"?
Lori non si interroga perché Antonio la prende a soggetto e si rifugia
sempre di più nella purezza di un canone che non cerca ma si iconizza il
più possibile fedele al già detto?
Queste due persone l'eblema da cui nasce il 3d, ma anche la incapacità
di uscire dai ruoli per manifestarsi vivi.
Per constatare che il proprio esistere non può essere la ripetizione di
cose già assodate, altrimenti perché il nuovo?
Intendiamoci: il nuovo non è buono solo perché nuovo .. che ciascuno
risponde del proprio pensiero.
Ma il fattore novità va riempito o no(?), di idee?
E' un'esercizio -quello alla flessibilità mentale- ben più arduo a fare
semplicemente ginnastica con il corpo.
E' -a mio modo di vedere- la capacità di usare il cervello degli
altri(!) per capire perché dicono o scrivono o manifestano ciò che
appare!
Se gli Ebrei (meglio: gli attuali governanti in Israele) avessero usato
tale flessibilità mentale avrebbero bombardato(?) .. le terre dove
predicava Cristo come se fossero deserto, anziché case, città, piena di
gente inerme, oltre che di terroristi?
Si può rispondere al terrore con la violenza ed il terrore?
Di solito e' il sistema migliore, ma consuma piu' l'oppressore che la
vittima...ci sara' una soglia oltre la quale tutti accetteranno i
palestinesi come martiri ed israele come il carnefice...direi che in 5400
anni di storia non hanno imparato uno jota dalle loro esperienze....
Post by L
Non ci stiamo creando un incubo nel quale diviene -> oltre le nostre
forze -> trovare il bandolo della matessa di come si faccia a vivere
lodando l'acqua di dissetarci, il pane di saziarci, il cielo di essere
per il canto degli uccelli?
Utopia in ogni caso e qualsiasi forma....il fornaio vuole soldi ed un forno
solare per il pane costa trentamila euro......
Post by L
Se preferiremo gli stereotipi di guerre di vecchi contro giovani, di
palestinesi contro ebrei, di dottori della legge contro analfabeti e il
metodo del "mors tua vita mea" -> sarà il metodo eletto a modalità
espressiva .. non ci sarà droga sufficiente (fate sapere a Leary) a
placare il nostro dolore .. poiché _noi_ saremo il parassita che
impedisce al pianeta di vivere ..
Pasqua', noi SIAMO il parassita, come la metti la metti, da quando abbiamo
creato il detto crescete, moltiplicatevi e conquistate la terra...no, la
terra non va conquistata, va abitata. e visto che per il benessere
psicologico in un appartamento servono 90 metri cubi di spazio per
occupante, in natura, per assicurare il benessere di tutti , servono circa 5
chilometri quadrati per abitante.
Se dovessimo lasciar vivere tutti gli attuali abitanti, ci vorrebbe un
pianeta piu' grande di Giove....

Quanto ai vecchi, pensa che la massima capacita' creativa ed espressiva si
raggiunge tra i venti ed i trenta anni, poi inizia a declinare. Chiedi a
Cesare , Alessandro, Elisabetta I, Ivan I detto il terribile....chi ha
creato questo contesto era giovane e sapeva sognare un sogno di potere,
oggi, rimbambiti da un sistema che tra i 20 ed i 30 anni li parcheggia tutti
tra megaschermi, videogiochi , donne di bassa lega e facili costumi,
famiglie complici e compiacenti, arrivano all'eta' in cui avrebbero dovuto
morire con un lavoro da scegliere, iniziare e portare a compimento.
Artistico.....

In questo contesto e'meglio il Pejote.


Impariamo a riconoscere i limiti, quando li incontriamo....

Raffaele
L
2008-12-28 14:22:34 UTC
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Mi affascina, caro Raffaele, la distanza da cui partiamo ed il fatto che
la nostra analisi porta alle stesse conclusioni:

"Siamo il parassita che sta distruggendo la terra" .. sempre che non
cambiamo metodo di fare.

(Mi sembra che c'è persino un film attualmente nelle sale che è appena
uscito in cui la futura civiltà delle macchine decide di procedere a
sterminare gli umani perché il problema siamo noi, per il pianeta, non
ho presente il titolo .. ho visto solo una striscia di pubblicità in
tv).

Sul metodo -putroppo/per fortuna (perché il mondo è bello perché è
vario, ma sarebbe bello trovarsi daccordo, ogni tanto)- il piano di
sintesi strategica non collima ..

Ti pongo alcune domande (metodo maieutico, se ci riesco):

1)
Secondo te è più facile pensare di risolvere il proprio processo di
identità facendosi un tatuaggio o resistendo alla spinta di avere
un'icona che ci identifichi?

2)
Secondo te sono più potenti le droghe che possiamo assumere fisicamente
o quelle che possiamo autoindurci mentalmente?

Ebbene

-sia per la prima domanda io ho risposto che il segno non mi da
identità, ma sono io che do dignità al segno.

-sia per la seconda domanda (anche avendo provato alcune droghe) io
rispondo che sono più potenti le droghe che possiamo autoindurci ..


Rispondendo -quindi- in modo opposto alla tendenza in cui va la massa.

Non che ciò sia un merito, potrebbe anzi indicare che è molto facile che
mi sbagli io, visto che non seguo la massa.

Ma senzaltro -la mia- è una ricerca personale e non ancora conclusa, ma
aperta al contributo di persone che usino l'*antica arte del pensiero*
.. un metodo che in pochi coltiviamo ancora .. e -a me pare- che tu sia
uno di questi ..

Salute e felicità,

L
Raffaele Benzi
2008-12-28 19:07:30 UTC
Permalink
Post by L
Mi affascina, caro Raffaele, la distanza da cui partiamo ed il fatto che
"Siamo il parassita che sta distruggendo la terra" .. sempre che non
cambiamo metodo di fare.
(Mi sembra che c'è persino un film attualmente nelle sale che è appena
uscito in cui la futura civiltà delle macchine decide di procedere a
sterminare gli umani perché il problema siamo noi, per il pianeta, non
ho presente il titolo .. ho visto solo una striscia di pubblicità in
tv).
Ultimatum alla terra remake di un film anni 60.... ( brutti entrambi, io
sono un cultore della fantascienza...)
Post by L
Sul metodo -putroppo/per fortuna (perché il mondo è bello perché è
vario, ma sarebbe bello trovarsi daccordo, ogni tanto)- il piano di
sintesi strategica non collima ..
Tu attribuisci identita' a ciascuno dei componenti delle masse di genti...
io evidenzio il problema generato dalle masse di genti, tra le quali non
distinguo individui, perche' se ci fossero , starebbero al di fuori delle
masse ed agirebbero, in un modo qualsiasi, ma agirebbero, non si
limiterebbero a conformarsi...
Post by L
1)
Secondo te è più facile pensare di risolvere il proprio processo di
identità facendosi un tatuaggio o resistendo alla spinta di avere
un'icona che ci identifichi?
Tu dovresti saper l'origine del tatuaggio: serviva a riconoscere i morti
appartenenti ad una od altra tribu'....Specie usando attrezzi in pietra , i
corpi non sempre esrano riconoscibili, ed il DNA era da venire...

Se il 99,9999999999999991 % dei tatuati ignorano il significato del
tatuaggio che si fanno incidere sul corpo, ( di quelli piu' intimi ne
riparliamo...) , sai spiegarmi il motivo per cui usano QUEL simbolo , di cui
ignorano il significato ( tatuaggio sul bordo del bacino, l'insegna di
unmestiere infamante, il sigillo di un lebbrosario, l'insegna di una
malattia ...) che vale dire perche' o cosa, loro rispondono perche' sono
carini....Dai, che manca l'avvio dei disertori della vanga ai lavori
coatti...
Post by L
2)
Secondo te sono più potenti le droghe che possiamo assumere fisicamente
o quelle che possiamo autoindurci mentalmente?
Dipende. Dal momento in cui vogliamo andare "oltre", da dove vogliamo
andare, da che genere di viaggio vogliamo fare....Piu' efficace delle
endorfine autogene c'e' solo l'eroina...
Non puoi sostituire alcune sostanze psichedeliche, prima tra le quali la
psilocibina...
Post by L
Ebbene
-sia per la prima domanda io ho risposto che il segno non mi da
identità, ma sono io che do dignità al segno.
Portare sul braccio l'insegna di concubina reale o di boia senza saperlo non
capisco quale identita' dia al segno: il significato non cambia...
Post by L
-sia per la seconda domanda (anche avendo provato alcune droghe) io
rispondo che sono più potenti le droghe che possiamo autoindurci ..
Rispondendo -quindi- in modo opposto alla tendenza in cui va la massa.
Non che ciò sia un merito, potrebbe anzi indicare che è molto facile che
mi sbagli io, visto che non seguo la massa.
Massa???? Cosa e', oltre la costante cosmica da inserire in certe
equazioni????

Mv2= E dimostar che la massa ha senso solo in presenza di una forza che la
metta in movimento....;-))))

Raffaele
L
2008-12-29 10:18:02 UTC
Permalink
Post by Raffaele Benzi
Post by L
1)
Secondo te è più facile pensare di risolvere il proprio processo di
identità facendosi un tatuaggio o resistendo alla spinta di avere
un'icona che ci identifichi?
Tu dovresti saper l'origine del tatuaggio: serviva a riconoscere i morti
appartenenti ad una od altra tribu'....Specie usando attrezzi in pietra , i
corpi non sempre esrano riconoscibili, ed il DNA era da venire...
Se il 99,9999999999999991 % dei tatuati ignorano il significato del
tatuaggio che si fanno incidere sul corpo, ( di quelli piu' intimi ne
riparliamo...) , sai spiegarmi il motivo per cui usano QUEL simbolo , di cui
ignorano il significato ( tatuaggio sul bordo del bacino, l'insegna di
unmestiere infamante, il sigillo di un lebbrosario, l'insegna di una
malattia ...) che vale dire perche' o cosa, loro rispondono perche' sono
carini....Dai, che manca l'avvio dei disertori della vanga ai lavori
coatti...
A me risulta che il segnarsi il corpo -in vari modi- avesse molte
funzioni, non solo quella che tu segnali.

Dedichiamoci qualche passaggio:

L'uomo e anche gli animali "segnano" gli oggetti, compresi i corpi (gli
animali con l'urina, o mordendoli, graffiandoli) per indicare un segno
riconoscibile di appartenenza.

Ciò serve per marcare (x gli animali) un territorio che essi considerano
loro, o -in ogni caso- riconoscibile.

Ciò porta a far seguire l'idenficazione ad una marcatura, un processo di
oggettificazione (da segno materiale -> seguirebbe -> il diritto di
appartenenza modal-intellettuale)

Una delle altre funzioni primarie del segnare gli oggetti, compresi i
corpi, era/è la forza in battaglia:

Compresi i corpi (militari) speciali (ai nostri giorni) si segnano il
viso in modo orrendo più che per spaventare l'avversario per acquisire
forza personale disumanizzandosi, ossia assumendo forme che li fanno
altro da ciò che sia da mostrare ordinariamente, per esempio in un
rapporto sessuale.

Infine il tatuare è un segno di proprietà (tra le funzioni maggiori):

Perché non indica solo il segno di appartenenza di chi siano dei morti,
ma anche dei vivi: tra le più antiche usanze lo trovi nella pastorizia e
nell'allevamento del bestiame, per cui il furto era fronteggiato (in
parte) con il marcare a fuoco (o con tagli) ciò che era considerato
proprio .. dopo averlo addomesticato o allevato prima che se ne
impossessassero altri.

Non va trascurato -infine- come YHWH diffidi dal tatuarsi il corpo (vedi
cosa dice a Mosé).

Ne fanno ricorso infatti anche ai nostri giorni chi pensa di accedere
alla mente e allo spirito tramite il dominare la materia: ribaltando la
piramide che è -> con la base più larga nello spirito e che poi sorregge
la mente e le cose materiali.

Per chi adora -invece- la materia è il controllo del corpo -e nel dare
colore e forma al corpo- che ci si eleva in un controllo mentale ed
infine persino mistico.

Ricordo -scusate la lunghezza, ma l'argomento richiederebbe molto tempo-
come Cristo fosse accusato di avere tatuato sul suo corpo il tetragramma
(YHWH) e da questi segni traesse la sua forza: segno ciò (per chi lo
accusava, ma non vi era alcun tatuaggio su Cristo, mentre il tatuaggio è
una delle caratteristiche irrinunciabili del satanismo) che chi lo
combatteva aveva la conoscenza e spesso anche il culto della materia e
supponesse un dio al femminile, nella mater/materia, unica matrix
(stampo) da cui si esplicassero le forme che osservavamo/osserviamo,
mentre a me risulta un Dio sia maschile che femminile, basterebbe
guaradare la parola DIO in cui nella D vi è la sovrapposizione -nel
segno D- della I e della O sovrapposte, come il maschile I e il
femminile O solo unendosi danno al vita.

Ora, (spero di riuscire a concludere) i Cristiani tracciano un segno
-per aria- alzando la mano -non rigidamente come faceva Hitler (e che
l'attuale papa vedo con fatica completare nella modalità Cristiana)- ma
in modo armonico considerando importante accorgersi sia dell'alto che
del basso (lo spirito e la materia) che l'oriente e l'occidente (la
riflessione e l'esternazione), ad indicare la modalità di quale sia "in
hoc signo vinces".

I Cristiani infatti non sono terrorizzati dalla materia e anche dalle
cicatrici o dai tatuaggi, ma non pensano che sia forza vera avere
rassicurazioni dalla forma, ma dalla sostanza.

Ecco perché trovatomi ad entrare in camerata (durante il servizio
militare) alla domanda se mi volessi fare tatuare perché tutti i
compagni di stanza lo avevano fatto per assumere forza di massa -> io
dissi di no (cercando di avere delicatezza di non criminalizzare la loro
debolezza di credere in sé, senza appoggiarsi ad altri).

In fondo non c'è nulla di grave nel ricorrere al tatuarsi, ma denuncia
una fragilità di credere in sé, senza che si debba andare a cercare
nella forma il diritto di esistere.

Vi ricorrono usulamente i galeotti e le mignotte e le ragazze e i
ragazzi che vedono i loro modelli in tv tatuati.

I loro idoli sono delle spessore intellettuale di un calciatore e/o di
chi indossa abiti come lavoro primario e cede il corpo per i calendari e
l'immago etc come lavoro di sussidio: un deserto di esplorazione della
mistica e quindi del mysterium, che invece ciò che non è noto andrebbe
investigato senza che il segno dia già per assodato, ma sia solo
l'indicazione di una via, che ciascuno dovrebbe sapere che va percorsa
mettendoci la propria idea, come ancora non fu mai pensata, né scritta
da qualche parte.
Post by Raffaele Benzi
Post by L
2)
Secondo te sono più potenti le droghe che possiamo assumere fisicamente
o quelle che possiamo autoindurci mentalmente?
Dipende. Dal momento in cui vogliamo andare "oltre", da dove vogliamo
andare, da che genere di viaggio vogliamo fare....Piu' efficace delle
endorfine autogene c'e' solo l'eroina...
Non puoi sostituire alcune sostanze psichedeliche, prima tra le quali la
psilocibina...
Post by L
Ebbene
-sia per la prima domanda io ho risposto che il segno non mi da
identità, ma sono io che do dignità al segno.
Portare sul braccio l'insegna di concubina reale o di boia senza saperlo non
capisco quale identita' dia al segno: il significato non cambia...
Eppure è ciò che è sotteso al segno che da id-enti-facto al segno.

Poiché sugli scudi dei cavalieri puoi trovare dragoni o angeli, ma
l'emblema di re artù significava qualcosa e quello di attila un'altra,
qualunque segno avessero scelto per farsi riconoscere.

Così sul viso (pershu: la mask) di una persona puoi leggere un sorriso o
una smorfia di dolore.

Ma solo dopo avere conosciuto bene una persona sei in grado di saper
cosa nasconda quel sorriso o quel dolore.
Post by Raffaele Benzi
Post by L
-sia per la seconda domanda (anche avendo provato alcune droghe) io
rispondo che sono più potenti le droghe che possiamo autoindurci ..
Rispondendo -quindi- in modo opposto alla tendenza in cui va la massa.
Non che ciò sia un merito, potrebbe anzi indicare che è molto facile che
mi sbagli io, visto che non seguo la massa.
Massa???? Cosa e', oltre la costante cosmica da inserire in certe
equazioni????
Mv2= E dimostar che la massa ha senso solo in presenza di una forza che la
metta in movimento....;-))))
Raffaele
Nulla andrebbe trascurato:

L'Ebreo Einstein ebbe l'illuminazione che la materia, la massa, non è
insensibile a ciò che le è attorno!

Addirittura invecchia di meno o di più a secondo di "a che volocità
viaggia il realativo sistema inerziale".

Poiché massa ed energia hanno una equivalenza e come è stato ampliamente
dimostrato per esempio nella bombe a fusione di idrogeno che collassa
formando un solo atomo di elio per ogni due atomi di idrogeno, con una
piccola scomparsa di massa che si trasforma in energia (come nel sole)
..

Andrebbe investigato del perché sia "naturale" che la massa e la energia
siano due "forme", due tatuaggi, due immago, di qualcosa che non è solo
massa e solo energia e che passa da una forma all'altra ..

: - )

La mia ipotesi è che la materia non è morta come ce la immaginiamo.

La materia "vibra" -come un violino- a secondo di quale sono gli
orchestrali attorno a lei!

Tiene il tempo in una orchestra che dice e manifesta secondo un contesto
che non finisce sui suoi confini specifici, ma si estende fino al tutto.

Ecco perché se ha suonato una partitura ruotando attorno alla terra
-come un orologio al cesio su un aereo supersonico e poi è tornata sul
pianeta- ha avuto (volando sull'aereo) che gli intervalli tra un clock e
il successivo sono dello stesso numero di quell'orologio che è rimasto a
terra, ma l'ampiezza dell'intervallo non era la stessa!

Perché doveva tenere il ritmo con un altra orchestra, anche se le note
erano le stesse.

Quindi su un'astronave o sulla terra camperemo sempre lo stesso numero
di anni, ma se incontreremo nostro fratello anche se saremo nati dalla
stessa madre e nello stesso evento, per poi separarci, dipenderà la
nostra immago -> da come _noi_ avremo plasmato il segno.

E tutto ciò ti da un accenno di cosa possa quello che Leray intuiva, che
-a prescindere dalle droghe- che anzi non permettono di accervi, ma solo
di intuire, vi sono potenze della mente che non sono generate dalla
materia, la dove i nostri pensieri -non ancora pensati- decidono di
scendere ad essere memorizzati su una tastiera, o nel nostro cervello ..

Buone feste, e grazie degli splendidi argomenti su cui chiacchierare ..

L

P.S.

Nel cercare la parola pershu con google ho trovato che nel mondo non
esiste la ricerca (se metti in google solo pershu, almeno tra i primi
link) mentre esiste se scrivi "pershu significa", ossia cerca
-specificativamente in italia- e trova dei miei scritti degli anni
scorsi (allora grazie al vocabolario etimologico che la attribuisce a
origine etrusca) .. poiché segnamo la storia .. più di quanto potrebbe
esserci noto .. anche senza volere usare nessun tatuaggio ..
Raffaele Benzi
2008-12-29 19:44:25 UTC
Permalink
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Post by L
1)
Secondo te è più facile pensare di risolvere il proprio processo di
identità facendosi un tatuaggio o resistendo alla spinta di avere
un'icona che ci identifichi?
Tu dovresti saper l'origine del tatuaggio: serviva a riconoscere i morti
appartenenti ad una od altra tribu'....Specie usando attrezzi in pietra , i
corpi non sempre esrano riconoscibili, ed il DNA era da venire...
Dai, che manca l'avvio dei disertori della vanga ai lavori
Post by L
Post by Raffaele Benzi
coatti...
A me risulta che il segnarsi il corpo -in vari modi- avesse molte
funzioni, non solo quella che tu segnali.
L'uomo e anche gli animali "segnano" gli oggetti, compresi i corpi (gli
animali con l'urina, o mordendoli, graffiandoli) per indicare un segno
riconoscibile di appartenenza.
Ciò serve per marcare (x gli animali) un territorio che essi considerano
loro, o -in ogni caso- riconoscibile.
Ciò porta a far seguire l'idenficazione ad una marcatura, un processo di
oggettificazione (da segno materiale -> seguirebbe -> il diritto di
appartenenza modal-intellettuale)
Stai confondendo totem ed animali tribali con il tatuaggio...
La marcatura del territori e' diversa dalla mercatura
dell'individuo per significare l'appartenenza.
Post by L
Una delle altre funzioni primarie del segnare gli oggetti, compresi i
Compresi i corpi (militari) speciali (ai nostri giorni) si segnano il
viso in modo orrendo più che per spaventare l'avversario per acquisire
forza personale disumanizzandosi, ossia assumendo forme che li fanno
altro da ciò che sia da mostrare ordinariamente, per esempio in un
rapporto sessuale.
Le Maschere sono un argomento diverso. La Maschera' E' il personaggio, non
l'attore.
Cosi' il demone e' il combattente , non il soldato.
Fino alla santeria ed alla cessione di se stessi all'ALTRO...
Il Vuduu prevede che ciascun questuante DIVENTI il DIO, durante la cerimonia
sotto il simulascro, ma stiamo divagando dall'argomento.
Tatuaggio e' appartenenza, ad un mestiere, ad un grado sociale, ad una
tribu', ad una setta, ad un corpo militare,e' un Segno,
ma non e' per gli altri, e' per ricordare a se stessi la potenza del gruppo
Post by L
Perché non indica solo il segno di appartenenza di chi siano dei morti,
ma anche dei vivi: tra le più antiche usanze lo trovi nella pastorizia e
nell'allevamento del bestiame, per cui il furto era fronteggiato (in
parte) con il marcare a fuoco (o con tagli) ciò che era considerato
proprio .. dopo averlo addomesticato o allevato prima che se ne
impossessassero altri.
Ci sono anche le cicatrici rituali, per testimoniare la partecipazione a
determinate cerimonie, o
Post by L
Non va trascurato -infine- come YHWH diffidi dal tatuarsi il corpo (vedi
cosa dice a Mosé).
Ne fanno ricorso infatti anche ai nostri giorni chi pensa di accedere
alla mente e allo spirito tramite il dominare la materia: ribaltando la
piramide che è -> con la base più larga nello spirito e che poi sorregge
la mente e le cose materiali.
Per chi adora -invece- la materia è il controllo del corpo -e nel dare
colore e forma al corpo- che ci si eleva in un controllo mentale ed
infine persino mistico.
I Cristiani infatti non sono terrorizzati dalla materia e anche dalle
cicatrici o dai tatuaggi, ma non pensano che sia forza vera avere
rassicurazioni dalla forma, ma dalla sostanza.
Ecco perché trovatomi ad entrare in camerata (durante il servizio
militare) alla domanda se mi volessi fare tatuare perché tutti i
compagni di stanza lo avevano fatto per assumere forza di massa -> io
dissi di no (cercando di avere delicatezza di non criminalizzare la loro
debolezza di credere in sé, senza appoggiarsi ad altri).
Diciamo diversamente: non volevi appartenere al loro gruppo.
Post by L
In fondo non c'è nulla di grave nel ricorrere al tatuarsi, ma denuncia
una fragilità di credere in sé, senza che si debba andare a cercare
nella forma il diritto di esistere.
Vi ricorrono usulamente i galeotti e le mignotte e le ragazze e i
ragazzi che vedono i loro modelli in tv tatuati.
I loro idoli sono delle spessore intellettuale di un calciatore e/o di
chi indossa abiti come lavoro primario e cede il corpo per i calendari e
l'immago etc come lavoro di sussidio: un deserto di esplorazione della
mistica e quindi del mysterium, che invece ciò che non è noto andrebbe
investigato senza che il segno dia già per assodato, ma sia solo
l'indicazione di una via, che ciascuno dovrebbe sapere che va percorsa
mettendoci la propria idea, come ancora non fu mai pensata, né scritta
da qualche parte.
Ogni generazione crea i miti che si merita...i giovani di oggi non
contengono nulla di sano, quindi, e' logico che abbiano degli "idoli " di
scarso valore, se non dei "demoni" di bassa lega...
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Post by L
-sia per la prima domanda io ho risposto che il segno non mi da
identità, ma sono io che do dignità al segno.
Portare sul braccio l'insegna di concubina reale o di boia senza saperlo non
capisco quale identita' dia al segno: il significato non cambia...
Eppure è ciò che è sotteso al segno che da id-enti-facto al segno.
Poiché sugli scudi dei cavalieri puoi trovare dragoni o angeli, ma
l'emblema di re artù significava qualcosa e quello di attila un'altra,
qualunque segno avessero scelto per farsi riconoscere.
Così sul viso (pershu: la mask) di una persona puoi leggere un sorriso o
una smorfia di dolore.
Ma solo dopo avere conosciuto bene una persona sei in grado di saper
cosa nasconda quel sorriso o quel dolore.
Il nulla....????

Non e' piu' tempo delle maschere da attore modellate sul calco del viso del
recitante, no , oggil a maschera e' solo travestimento, attribuzione vana di
connotati non propri.
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Post by L
-sia per la seconda domanda (anche avendo provato alcune droghe) io
rispondo che sono più potenti le droghe che possiamo autoindurci ..
Rispondendo -quindi- in modo opposto alla tendenza in cui va la massa.
Non che ciò sia un merito, potrebbe anzi indicare che è molto facile che
mi sbagli io, visto che non seguo la massa.
Massa???? Cosa e', oltre la costante cosmica da inserire in certe
equazioni????
Mv2= E dimostar che la massa ha senso solo in presenza di una forza che la
metta in movimento....;-))))
Raffaele
L'Ebreo Einstein ebbe l'illuminazione che la materia, la massa, non è
insensibile a ciò che le è attorno!
Addirittura invecchia di meno o di più a secondo di "a che volocità
viaggia il realativo sistema inerziale".
Il problema e' cedere energia alla massa senza distruggerla...
in qualsiasi direzione la indirizzi, devi considerare che si fermera' solo
per inerzia....
e non puoi calcolare cosa distuggera' nel suo percorso.

Non e' facile e poco saggio muovere la massa, ma talvolta accade, e pe r
qualche istituzione e' la fine...
( vedi il 68, la rivoluzione industriale e le guerre da essa derivanti, la
rivoluzione bolscevica...)
tutto finito al punto di partenza con molto spreco di sangue.

Oggi, sta per rimettersi in moto, ma nessuno sa verso cosa...
anche se io penso che a te ed a coloro che condividono le tue idee,
non piacera' affatto la direzione che sara' presa...

Raffaele

Raffaele
L
2008-12-30 09:59:59 UTC
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Post by Raffaele Benzi
Non e' facile e poco saggio muovere la massa, ma talvolta accade, e pe r
qualche istituzione e' la fine...
( vedi il 68, la rivoluzione industriale e le guerre da essa derivanti, la
rivoluzione bolscevica...)
tutto finito al punto di partenza con molto spreco di sangue.
Oggi, sta per rimettersi in moto, ma nessuno sa verso cosa...
anche se io penso che a te ed a coloro che condividono le tue idee,
non piacera' affatto la direzione che sara' presa...
Raffaele
Guarda .. ognuno ..le idee.. ha le sue.. e costantemente le cambia pure,
se è intelligente.

Ma su ciò che dici in questo passaggio -qui sopra- io sono tuttaltro che
pessimista.

Non perché ho gli occhi chiusi e non vedo che la maggior parte della
popolazione mondiale soffre.

Ma perché penso che è diverso ciò che spetta a ciascuno e ciò che è
responsabilità esterna al singolo.

Persino nel caso che Dio fosse un pazzo e un criminale io non avrei
paura, perché sono tenuto a giustificare solo la mia dignità.


Grazie dello scambio di idee, come al solito molto franco e ciò non è
poco ..

Salute e felicità,

L
Karman
2008-12-31 17:26:14 UTC
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Post by Raffaele Benzi
Post by L
Post by Raffaele Benzi
Tu dovresti saper l'origine del tatuaggio: serviva a riconoscere i morti
appartenenti ad una od altra tribu'....Specie usando attrezzi in pietra , i
Compresi i corpi (militari) speciali (ai nostri giorni) si segnano il
viso in modo orrendo più che per spaventare l'avversario per acquisire
forza personale disumanizzandosi, ossia assumendo forme che li fanno
altro da ciò che sia da mostrare ordinariamente, per esempio in un
rapporto sessuale.
Mai visto un gatto nella posizione di "Allowen"?
S ti avvicini ti stacca i coglioni..e manco te ne accorgi ahahaha!.
Post by Raffaele Benzi
Raffaele
Lori
2008-12-28 18:32:14 UTC
Permalink
Post by Lori
Cari amici, ho pensato di proporvi quello che Benedetto XVI ha detto al
mondo intero nella Messa di mezzanotte di Natale.
Ho pensato male? Prima di rispondere aspettate e leggete!
Tra te e quello che ti ha risposto in coda, non so chi sia piu' matto,...
Vorrei tanto esserlo di più io.
Credimi, Raffaele, non siamo mai abbastanza "matti" per Gesù.
ma visto che vi piacciono i proclami, prendetevi questo, che dovrebbe farvi
riflettere entrambi sulla realta' delle cose e sul pensiero della gente reale...
Che intendi per "gente reale" quella che, per chissà quale oscuro
malvagio motivo è divenuta così insensata da volersi sradicare dal suo
Dio, da Colui cioè che lo ha creato e lo tiene in vita e in cui soltanto
è la sua Vita nel tempo e soprattutto nell'eterno?
Quella gente che, sradicata da Dio, è inevitabilmente sradicata anche da
se stessa, dalla sua più vera e più profonda dignità umana?

Quanto all'amico Socrate sento di dirti che lui merita tutto il nostro
rispetto nel suo cammino verso la Verità, pur nel suo errore.
L'errore in ogni persona onesta come si dimostra lui, è solo transitorio
e certamente anche lui arriverà presto alla verità tutta intera su Dio
sull'uomo e sul mondo.
E sul fatto che il gregge sta alzando la testa e sta per mettersi in
marcia....
Sul fatto che si sta iniziando a rendere sterile per le religioni e per le
fedi il contesto sociale, impermeabile ai dogmi , insensibile alle trappole
metafisiche...
Penso in questo momento alle parole di Gesù:

"Quando tornerò troverò ancora la fede sulla terra?"

Raffaele, hai ragione, c'è un terribile peggioramento a livello planetario.

Beati coloro che il Signore non troverà vigilanti nella fede in Lui,
impegnati seriamente a vivere integralmente la sua Parola di vita!
Sempre con affetto nello stesso Gesù e nella sua e nostra Madre
--
HOME PAGE : http://www.zirakzigil.org/domusmeadomustua
Antonio Casini
2008-12-28 19:45:08 UTC
Permalink
"Lori" <***@zirakzigil.org> ha scritto nel messaggio news:gj8gnf$428$***@news.motzarella.org...

[...]
Post by Lori
Beati coloro che il Signore non troverà vigilanti nella fede in Lui,
Lapsus della forza che ti muove?

[....]
--
Antonio Casini
--
Ed a rompere senza piu' gl'indugi Ci spinge
anzitutto il fatto, che i fautori dell'errore gia' non
sono ormai da ricercarsi fra i nemici dichiarati;
ma, cio' che da' somma pena e timore, si
celano nel seno stesso della Chiesa, tanto
piu' perniciosi quanto meno sono in vista.
(Papa San Pio X)
Antonio Casini
2008-12-28 19:49:34 UTC
Permalink
"Lori" <***@zirakzigil.org> ha scritto nel messaggio news:gj8gnf$428$***@news.motzarella.org...

[...]
Post by Lori
Beati coloro che il Signore non troverà vigilanti nella fede in Lui,
Lapsus del tuo interiore confuso che ti muove? dell'orgoglio per cui
vorresti essere maestra per tutti e per cui ti senti nuova scrittrice della
bibbia? Si mostra qui quanto tu non sia affidabile in nulla quando vuoi
farti maestra, perche' parli dal tuo interiore come detto, confuso e molto
molto ignorante nella religione.

[....]
--
Antonio Casini
--
Ed a rompere senza piu' gl'indugi Ci spinge
anzitutto il fatto, che i fautori dell'errore gia' non
sono ormai da ricercarsi fra i nemici dichiarati;
ma, cio' che da' somma pena e timore, si
celano nel seno stesso della Chiesa, tanto
piu' perniciosi quanto meno sono in vista.
(Papa San Pio X)
socrate
2008-12-28 20:52:31 UTC
Permalink
Post by Lori
Quanto all'amico Socrate sento di dirti che lui merita tutto il nostro
rispetto nel suo cammino verso la Verità, pur nel suo errore.
L'errore in ogni persona onesta come si dimostra lui, è solo transitorio
e certamente anche lui arriverà presto alla verità tutta intera su Dio
sull'uomo e sul mondo.
Cara Lori,
ti ringrazio molto per la stima ed il rispetto che contraccambio
affettuosamente. Errore??? No, carissima Lori, nessun errore.Anche se
questa notizia è molto pesante da digerire, io ho il sacro obbligo di
dirtelo se no sarei io responsabile. Gesù , spiritualmente, è ritornato su
questa terra realizzando tutte le profezie contenute nel Vecchio e nel
Nuovo Testamento.Venuto nel secolo 19° per inaugurare il regno di pace e
di giustizia, di amore qui in terra.Molte cose sicuramente Michele te le
ha dette, non le ripeto.Ma io ammiro chi, come te, è coerente con la
propria Fede.Quindi, unità e rispetto tra le persone di tutte le
Fedi.Anch'io, come baha'i, amo il Gesù Cristo quanto te.Voglio il dialogo
interreligioso, lo promuovo.
Con affetto spirituale
s.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Raffaele Benzi
2008-12-29 00:07:22 UTC
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Post by Lori
Post by Lori
Cari amici, ho pensato di proporvi quello che Benedetto XVI ha detto al
mondo intero nella Messa di mezzanotte di Natale.
Ho pensato male? Prima di rispondere aspettate e leggete!
Tra te e quello che ti ha risposto in coda, non so chi sia piu' matto,...
Vorrei tanto esserlo di più io.
Credimi, Raffaele, non siamo mai abbastanza "matti" per Gesù.
E sul fatto che il gregge sta alzando la testa e sta per mettersi in
marcia.... Sul fatto che si sta iniziando a rendere sterile per le
religioni e per le fedi il contesto sociale, impermeabile ai dogmi ,
insensibile alle trappole metafisiche...
"Quando tornerò troverò ancora la fede sulla terra?"
Raffaele, hai ragione, c'è un terribile peggioramento a livello planetario.
Beati coloro che il Signore non troverà vigilanti nella fede in Lui,
impegnati seriamente a vivere integralmente la sua Parola di vita!
Hai bevuto? Ti rendi conto di cosa hai scritto? Cosi' finisci al rogo
davvero, riaprono la santa Inquisiszione apposta per te....

Raffaele
Post by Lori
Sempre con affetto nello stesso Gesù e nella sua e nostra Madre
--
HOME PAGE : http://www.zirakzigil.org/domusmeadomustua
Lori
2008-12-29 08:22:30 UTC
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Post by Lori
Post by Raffaele Benzi
....
....
Post by Raffaele Benzi
E sul fatto che il gregge sta alzando la testa e sta per mettersi in
marcia.... Sul fatto che si sta iniziando a rendere sterile per le
religioni e per le fedi il contesto sociale, impermeabile ai dogmi ,
insensibile alle trappole metafisiche...
"Quando tornerò troverò ancora la fede sulla terra?"
Raffaele, hai ragione, c'è un terribile peggioramento a livello planetario.
Ringrazio per la segnalazione dell'errore, chiedo scusa e correggo.
Quindi non
Post by Lori
Beati coloro che il Signore non troverà vigilanti nella fede in Lui,
impegnati seriamente a vivere integralmente la sua Parola di vita!
ma

\\Beati coloro che il Signore troverà vigilanti nella fede in Lui e cioè
seriamente impegnati a vivere integralmente la sua Parola di Vita\\

Sempre con lo stesso affetto. Lori
--
HOME PAGE : http://www.zirakzigil.org/domusmeadomustua
Lori
2008-12-29 09:32:14 UTC
Permalink
Post by Lori
....
....
...
Ringrazio per la segnalazione dell'errore, chiedo scusa e correggo.
Nel correre alle mie faccende di casa mi son chiesta il perché del mio
grave errore, di quel "non" così fuori luogo.
E l'ho subito trovato.
Avevo scritto "Guai a coloro che il Signore non troverà a posto e cioè
vigilanti nella fede..."
Nel rileggere però quel "Guai a coloro" ho voluto sostituirlo con il
positivo "Beati coloro".
E purtroppo mi è rimasto da cancellare il "non".
Di nuovo grazie per la segnalazione. Lori
--
HOME PAGE : http://www.zirakzigil.org/domusmeadomustua
Antonio Casini
2008-12-29 19:21:42 UTC
Permalink
Post by Lori
Post by Lori
Ringrazio per la segnalazione dell'errore, chiedo scusa e correggo.
Nel correre alle mie faccende di casa mi son chiesta il perché del mio
grave errore, di quel "non" così fuori luogo.
E l'ho subito trovato.
Excusatio non petita accusatio manifesta.

Signore Gesu', liberaci dal demonio.

Antonio Casini
Karman
2008-12-31 17:29:37 UTC
Permalink
Post by Antonio Casini
Post by Lori
Post by Lori
Ringrazio per la segnalazione dell'errore, chiedo scusa e correggo.
Nel correre alle mie faccende di casa mi son chiesta il perché del mio
grave errore, di quel "non" così fuori luogo.
E l'ho subito trovato.
Excusatio non peti
lassa sta i peti..fesso..
Post by Antonio Casini
Post by Lori
Antonio Casini
Hai Ragione
2008-12-31 14:38:36 UTC
Permalink
Post by Lori
Post by Lori
Cari amici, ho pensato di proporvi quello che Benedetto XVI ha detto al
mondo intero nella Messa di mezzanotte di Natale.
Ho pensato male? Prima di rispondere aspettate e leggete!
Tra te e quello che ti ha risposto in coda, non so chi sia piu' matto,...
Vorrei tanto esserlo di più io.
Credimi, Raffaele
Credimiiiiiiiiiiiiiii Raffaeleeeeeeeeeeeeee..
Non lasciarmi piu in penaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa..
Un afrase e un rigo appenaaaaaaaaaaaaaa..
lenira il mio dolorrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr.
Tapun..!Nzum Nzum..!.

Hai ragione.
ha ragione
Avete ragione.

Ha ragione
Post by Lori
://www.zirakzigil.org/domusmeadomustua
gigio
2008-12-28 02:12:25 UTC
Permalink
Post by Lori
Cari amici, ho pensato di proporvi quello che Benedetto XVI ha detto al
mondo intero nella Messa di mezzanotte di Natale.
Ho pensato male? Prima di rispondere aspettate e leggete!
Io vi ho trovato le più esaurienti risposte a tanti vostri interventi.
Lo so, non è facile leggere e capire in tutta la sua profondità
un'omelia tanto importante, ma sono certa che almeno qualche briciola
della sapienza del nostro Papa possiamo averla tutti.
Io cercherò di snellire qua e là almeno un po'.
Voi, se potete, leggete con almeno un po' con attenzione.
Sempre con lo stesso affetto in Gesù e nella sua e nostra Madre. Lori
---------------
- Cut
Cara sorella Lori, lo so: tu vorresti essere al posto di quegli umili
derelitti senzatetto senza niente di cui sfamarsi e vestirsi, cosi'
vedresti la gloria di dio, vero?
Invece te ne stai al calduccio della tua casa, a consumare un ricco
cenone di natale davanti al caminetto. Come sei sfortunata! Non ti
invidio davvero...
Salutami nostra Madre...
Ciao
Gigio c'e'
Lori
2008-12-29 08:47:06 UTC
Permalink
Post by gigio
Post by Lori
Cari amici, ho pensato di proporvi quello che Benedetto XVI ha detto al
mondo intero nella Messa di mezzanotte di Natale.
Ho pensato male? Prima di rispondere aspettate e leggete!
Io vi ho trovato le più esaurienti risposte a tanti vostri interventi.
Lo so, non è facile leggere e capire in tutta la sua profondità
un'omelia tanto importante, ma sono certa che almeno qualche briciola
della sapienza del nostro Papa possiamo averla tutti.
Io cercherò di snellire qua e là almeno un po'.
Voi, se potete, leggete con almeno un po' con attenzione.
Sempre con lo stesso affetto in Gesù e nella sua e nostra Madre. Lori
---------------
- Cut
Cara sorella Lori, lo so: tu vorresti essere al posto di quegli umili
derelitti senzatetto senza niente di cui sfamarsi e vestirsi, cosi'
vedresti la gloria di dio, vero?
....
No, non al loro posto, ma insieme con loro!

Ma io come madre di famiglia non posso lasciare la mia famiglia e andare
a vivere con loro!

Potrei portarmi in casa tutti i senzatetto del mondo e andare poi in
giro a chiedere l'elemosina per sfamare insieme i miei e loro.

Ma la casa mia non è soltanto mia! E' anche dei miei.

Ecco allora la trovata giusta: tutta la famiglia è impegnata a
condividere con regolarità il poco che abbiamo con chi non ha.

Va bene, Gigio? Soddisfatto? E tu che fai per i poveri?
Sempre con lo stesso affetto. Lori
--
HOME PAGE : http://www.zirakzigil.org/domusmeadomustua
Antonio Casini
2008-12-28 09:01:27 UTC
Permalink
Post by Lori
Cari amici, ho pensato di proporvi quello che Benedetto XVI ha detto al
mondo intero nella Messa di mezzanotte di Natale.
Lo so, non è facile leggere e capire in tutta la sua profondità un'omelia
tanto importante, ma sono certa che almeno qualche briciola della sapienza
del nostro Papa possiamo averla tutti.
Io cercherò di snellire qua e là almeno un po'.
Questo gia' squalifica tutto, non sei tu che puoi "snellire" o altro
le parole del Papa, non sei tu che puoi interpretare le piu' importanti e
lasciare le altre, non sei tu che puo' darci la chiave di lettura di parole
ortodosse nella FEde, tu che cerchi e vivi solo di apparizioni false, e di
tua teoria e di Valtorta, che non e' cattolica come opera.

Gia' dal tuo titolo sbagli, perche' il Signore Gesu' ci ha detto:

"Beati i puri di cuore, perche' vedranno Dio"

non ha detto "gli umili"

tu inventi che il Papa abbia detto altro da Gesu' Cristo, nel tuo
titolo al post.

Per tutti, leggete queste parole nella loro interezza su un sito
tutt'altro che quello di Lori, e senza la sua interpretazione di taglia e
cuci, leggetele su un sito che e' l'unico a cui fare riferimento in questi
casi:

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2008/documents/hf_ben-xvi_hom_20081224_christmas_it.html

o piu' breve:

http://tinyurl.com/6uxr6r

Signore Gesu', liberaci dal demonio.

Antonio Casini
vattelappesca
2008-12-31 12:52:23 UTC
Permalink
Lori ha pensato forte :
[ma io ho cuttato più forte]

dato il numero delle galassie presenti nell'universo conosciuto,
moltiplicato per
il numero medio di stelle che compongono ogni galassia,
a cui sommare
il numero degli ammassi globulari
moltiplicato per
il numero medio delle stelle che compongono gli ammassi globulari,
considerato il numero di stelle con un sistema planetario,
estrapolato il numero di sistemi planetari in cui un pianeta (o più di
uno) abbia caratteristiche idonee allo sviluppo di forme di vita, il
discorso del pontefice mi sembra piuttosto "limitato" come portata.
Solania
2008-12-31 14:46:54 UTC
Permalink
...ma il discorso non è della QUANTITA' delle vite che possono esistere..
E' che se anche gl'altri pianeti son prevalentemente popolati di deficienti
come te ,
siam sempre allo stesso punto.
My consentas
vattelappesca
2009-01-07 09:06:33 UTC
Permalink
Post by Solania
...ma il discorso non è della QUANTITA' delle vite che possono esistere..
E' che se anche gl'altri pianeti son prevalentemente popolati di deficienti
come te ,
siam sempre allo stesso punto.
My consentas
non perdi occasione per dire stronzate.. letamaio (o se preferisci
aldamàr)che non sei altro

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